Nuovo big manager: «Conflitto
d’interesse sulla formazione»

Domenica 12 Giugno 2016 di Alda Vanzan
Nuovo big manager: «Conflitto d’interesse sulla formazione»
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Il capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio regionale del Veneto Sergio Berlato, tanto alleato quanto spina nel fianco della maggioranza del governatore Luca Zaia, stavolta ha puntato l’indice, sia pure indirettamente, contro Ilaria Bramezza, da poche ore segretario generale della Programmazione della Regione al posto del dimissionario Luca Felletti. Il motivo: la nuova direttrice generale di Palazzo Balbi risulta amministratore delegato di una società che avrebbe avuto finanziamenti nel campo della formazione da parte della Regione. Non solo: la stessa società è presieduta dalla moglie del direttore della sezione Formazione della Regione che, appunto, avrebbe dato i finanziamenti.

La premessa è che da tempo Berlato va denunciando un "sistema Donazzan-Romano" - Elena Donazzan è l’assessore alla Formazione, Santo Romano è il direttore del Dipartimento Formazione - nell’erogazione dei fondi per la formazione professionale, tanto da aver consegnato in Regione un dossier. Ricevuto il malloppo di carte, il presidente del consiglio regionale Roberto Ciambetti l’ha portato in Procura. E lo stesso ha fatto l’allora segretario generale della Regione Luca Felletti assieme a una memoria di Romano. Donazzan e Romano, dal canto loro, hanno presentato un querela contro ignoti dal momento che Berlato dice di avere ricevuto il dossier senza però specificare da chi.

Dunque, in questo contesto di dossier e carte bollate, si inserisce il nuovo attacco del capogruppo di Fdi che il 31 maggio ha presentato una interrogazione sulla moglie di Romano, Isabella Morabito, e sulle sue società che sarebbero state finanziate da Palazzo Balbi attraverso il funzionario-consorte. Va detto che Berlato era già intervenuto a marzo chiedendo chiarimenti sui finanziamenti regionali all’associazione "Gate-Italy" «diretta dalla consorte del Direttore della sezione Formazione», ma la risposte avute sono state ritenute «evasive e parziali». Di qui la nuova interrogazione in cui scrive che l’associazione "Gate-Italy", diretta da Isabella Morabito, è partner operativo dei progetti finanziati dalla Regione Veneto per potenziare il sistema scolastico dal 2014 ad oggi e che la medesima associazione ha costituito lo scorso febbraio insieme alla stessa Morabito (socio di maggioranza) e altri due soci di minoranza, una società commerciale denominata "International Talent Academy" avente nell’oggetto sociale molte attività similari a "Gate-Italy". Berlato parla anche di una convenzione con la Regione per finanziare "progetti per la diffusione della cultura dei talenti e delle eccellenze nel Veneto". Quello che Berlato non scrive, nove giorni prima della nomina di Ilaria Bramezza a big manager di Palazzo Balbi, è chi sono gli altri due soci e chi siede nel Cda di "International Talent Academy". Come rivelava fino a venerdì sera il sito di International Talent Academy srl (www.internaltalentcampus.com) l’amministratore delegato dal febbraio 2016 è Ilaria Bramezza, come peraltro risulta anche nel suo curriculum presentato in Regione. «Il dg Bramezza si è dimessa da tutti gli incarichi e lunedì andrà dal notaio per cedere le quote», ha fatto sapere ieri l’ufficio stampa di Palazzo Balbi. L’altro incarico è quello di presidente del Cda di "Farmacia Trevigiana spa".

E sempre tramite l’ufficio stampa, Romano si dice «assolutamente tranquillo quanto al rispetto assoluto delle norme anticorruzione». Berlato aveva infatti chiesto: «Il direttore della Formazione ha applicato le norme anticorruzione sapendo della partecipazione della consorte all’interno di progetti finanziati da uffici da lui diretti?».
Chissà se, visto il coinvolgimento della Bramezza nella società International Talent Academy, benché ora si sia dimessa da ad, Berlato presenterà un’altra interrogazione sul conflitto di interessi.
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