Pedemontana, flussi in aumento: giù i pedaggi, ma solo dopo l'allacciamento con A4 e A27

Sabato 12 Giugno 2021 di Angela Pederiva
Pedemontana possibile ribasso dei pedaggi
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Pareva solo un'ipotesi suggestiva, ma ora diventa un obiettivo concreto: ridurre i pedaggi della Pedemontana, grazie ai flussi di traffico tendenzialmente superiori alle aspettative. È ancora presto per un confronto puntuale con le stime effettuate dai consulenti tecnici, ma la Regione pensa già alla revisione dei costi a carico degli utenti, sulla base dei primi dati rilevati dopo l'apertura del tratto Montebelluna-Bassano Ovest. «Dobbiamo solo aspettare l'aggancio con l'A27 e l'A4 specificano il governatore Luca Zaia e l'assessore Elisa De Berti ma in caso di risultati migliori delle previsioni, sarà inevitabile un intervento sulle tariffe».

I NUMERI
Sui tavoli di Palazzo Balbi sono impilati i numeri dei transiti lungo la superstrada, ora in attesa di risposta alla richiesta di diventare a tutti gli effetti un'autostrada, dai quali risulta un netto incremento legato al collegamento fra le province di Treviso e Belluno. Come anticipato dal Gazzettino i veicoli conteggiati dal 28 maggio, giorno per giorno, sono decisamente più numerosi di quelli calcolati prima: 17.628, 14.610, 17.897, 16.072, 17.659, 14. 979, 17.344, 17.937, 11.682, 11.477, 15.529, 16.951, solo per arrivare all'8 giugno. Secondo gli esperti di Area Engineering, che nel 2017 avevano consegnato alla Regione lo studio sui flussi di traffico certificato dall'Università di Padova, una volta ultimata la Spv dovrebbe registrare quotidianamente fra 23.000 e 27.000 mezzi. «Gli autori di quella indagine ne avevano svolte di simili anche per altre infrastrutture premette Zaia e non hanno mai sbagliato i calcoli. Ebbene oggi è incoraggiante vedere 17-18.000 veicoli al giorno con un'opera incompleta, visto che mancano ancora 30 chilometri. Capiremo bene la questione quando la Pedemontana sarà finalmente agganciata alla Venezia-Padova e alla Venezia-Belluno: a fine anno saranno terminati i lavori dell'asfalto da Spresiano a Montecchio, dopodiché mancheranno i due innesti. Ma nel momento in cui i veicoli potranno passare dall'una all'altra autostrada senza la necessità di uscire, vedremo quali saranno i flussi reali. E se saranno superiori a quanto previsto, andremo subito sulla scontistica per ridurre i pedaggi, che incassiamo noi a fronte di un canone di 150 milioni di euro all'anno».

L'AUTOSTRADA
Quello che ha stupito la Regione è proprio il fatto che non sia stato necessario attende la chiusura del cantiere, per vedere un aumento quotidiano fino a cinquemila mezzi. «A questo punto afferma De Berti immaginiamo che l'effetto sorpresa sia già stato ben digerito dagli utenti e che la crescita continuerà a consolidarsi anche nei prossimi mesi. Nel frattempo andremo avanti con la procedura di riclassificazione da superstrada ad autostrada, che comporterà l'incremento del limite di velocità da 110 a 130 chilometri orari».
Contro questa modifica si schiera il Coordinamento Veneto Pedemontana Alternativa, guidato da Massimo Follesa: «Si seppelliscono così le velleità territoriali e si appesantisce per altri quaranta anni il Veneto con i limiti della old economy e con le aggravanti di un territorio piccolo». Zaia però difende l'infrastruttura: «È di ultima generazione, è l'unico caso in cui gli incassi vanno alla Regione, è conveniente per il tempo che fa risparmiare. È una strada che, se non ci fosse, bisognerebbe inventarla».
 

Ultimo aggiornamento: 17:47 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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