Paesi isolati, ancora decine di persone evacuate e duemila famiglie senza luce

Lunedì 7 Dicembre 2020 di Redazione online
Frana in Cadore
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Continua l'emergenza maltempo a Nordest, soprattutto nel Bellunese, con la neve che sta dando grandi problemi in Comelico, Auronzo, con Misurina dove ieri avevva raggiunto i 2 metri e mezzo. In alcuni tratti - sempre ieri  7 dicembre - era stata chiusa la Statale di Alemagna. L'Anas ha comunicato alle 23   che era stata riaperta al transito la statale 52 «Carnica» tra Santo Stefano di Cadore e Campitello dove le squadre Anas hanno completato la rimozione degli alberi caduti in carreggiata.

Lungo la stessa Alemagna stamani rimangono chiusure tra il Passo della Mauria (km 64,140) e Lorenzago di Cadore (km 72,500) e il Passo di Monte Croce Comelico al confine con il Trentino-Alto Adige.

In questa regione oltre 3mila famiglie sono rimste al buio, ieri.

Bollettino regionale

Sulle Dolomiti bellunesi si segnala  neve fino a tutti i fondovalle, sulle Prealpi quota neve a 700/900 metri, comunica la Regione Veneto. Sulla pianura accumuli da diffusi a sparsi  non superiori a 10 mm e generalmente inferiori a 5 mm.

Pericolo valanghe

Fiume Brenta

I livelli   a Barzizza sono calati in soglia allerta gialla, mentre a Limena si mantengono sopra la soglia di allerta arancione ma in calo.

Fiume Bacchiglione

I livelli, seppur in calo, si mantengono sostenuti (sopra soglia di allerta arancione) alla sezione di Montegalda. Il colmo di piena è lentamente in transito a Bovolenta con livelli prossimi alla soglia arancione.

Fiume Agno-Guà

Le sezioni medio vallive dell’Agno mostrano livelli sopra la soglia di allerta gialla e in calo. La cassa di espansione di Montebello sul fiume Guà si sta ancora lentamente svuotando. Hanno superato la soglia di allerta gialla e sono prossimi al colmo i livelli presso le sezioni di Valli Mocenighe sul Fratta e Stanghella sul Gorzone.

Fiume Adige

Alla sezione di Verona il livello del fiume Adige è in ulteriore calo, ed è sceso al di sotto della soglia di allerta gialla. A Boara Pisani è stata superata la soglia di allerta gialla con valori prossimi al colmo.

Fiume Piave

Livelli in calo lungo tutte le sezioni di pianura. I livelli presso le sezioni di Ponte di Piave e S. Donà sono scesi sotto la soglia di allerta gialla.

Fiume Livenza

Alla sezione di Cessalto è stata superata la soglia di allerta arancione. I livelli si mantengono in crescita in tutte le sezioni venete del fiume Livenza, si attende che i livelli  si manterranno ancora in crescita. L’elevata saturazione dei terreni potrà determinare fenomeni franosi

Fiume Tagliamento

A Latisana i livelli sono in calo e ora si attestano sopra la soglia di allerta gialla.

Il transito dei colmi di piena interesserà nella notte le sezioni di foce dei fiumi Gorzone, Livenza, Bacchiglione, Brenta e Adige. Cti.

I soccorsi

E sono oltre 3.000 gli interventi dei vigili del fuoco, 1.400 soltanto in Veneto: ben  325 i pompieri in azione in queste ore  tra Belluno, Vicenza Treviso e Venezia: 99 persone evacuate.

Le precipitazioni stamane, 8 dicembre, sono riprese con forte intensità e i problemi continuano.

Nel Feltrino si contano decine di allagamenti. A Chies d'Alpago come fa sapere la provincia 4 colate importanti, per circa 3mila metri cubi materiale. Proseguono i blackout: 2 mila le famiglie senza luce. Problemi anche alla rete idrica: GSP comunica un guasto alla condotta principale località sotto Col di Mezzo, comune di Limana. Riparazione è già in corso. Le zone che rimarranno senz'acqua nell'arco di un paio d'ore saranno Triches e Canè. Decine gli interventi in corso dei vigili del fuoco.

Misurina isolata: E' la stessa sindaca di Auronzo, Tatiana Pais Becher ad informare su quello che sta accadendo: «Da stamattina - ha detto - sono in contatto diretto con alcuni residenti e con l'Istituto Pio XII, dove attualmente ci sono 15 bimbi ricoverati più i dipendenti dell’ente. Mi segnalano poi la presenza di alcuni turisti che alloggiano in un hotel e sono impossibilitati a ripartire. Il manto bianco ha raggiunto i 2 metri e mezzo». 

Cortina: Accumuli oltre i  2 metri si segnalano anche da Pocol in su, in comune di Cortina d'Ampezzo, dove i rifugi in alta quota sono al momento irraggiungibili.

 

Strade: Il prefetto Adriana Cogode ha emesso una niova ordinanza valida fino alla mezzanotte di domani con cui rinnova il divieto di transito ai mezzi con massa superiore ai 7,5 tonnellate sulla Alemagna da Longarone verso Cortina e sulla statale 51 bis per i primi 12 chilometri, oltre che sulla ss 52 Carnica dal chilometro 64 al 110. Proprio sulla Carnica i vigili del fuoco sono al lavoro in queste ore per sgomberare piante cadute che hanno causato la temporanea chiusura del tratto verso Santo Stefano. Isolata la frazione di Sopalù, comune di Comelico Superiore. Ancora problemi verso Cibiana con la sp 347 fuori uso: il tratto di strada che da Cibiana porta ha Venas è in questo momento oggetto di alcuni interventi di sistemazione, che dovrebbero terminare entro sera, in seguito la strada verrà riaperta. Il passo Cibiana per il momento rimane chiuso. Restano chiusi per pericolo valanghe i seguenti passi: S.P. 25 “del passo Valles” dalla progressiva km 0+000 (località bivio Passo S. Pellegrino al km 7+100 (località Passo Valles);  S.P. 346 “del Passo S. Pellegrino” dalla progressiva km 17+500 (località bivio Passo Valles) al km 14+200 (località Zingari). Chiusa anche fino a revoca la sp 2 della Val del Mis dal chilometro 14 e 920 al 20 e 650 per cedimento della strada.

Villeggianti recuperati

E' stata recuperata anche la coppia di villeggianti rimasta bloccata nella propria abitazione in località Botter, dopo la caduta di una serie di grane lungo la stradina di 300 metri che da Col Tamai, parcheggio dell'auto, porta alla casa. Già ieri i soccorritori avevano sentito marito e moglie di Martellago (Ve), assicurandosi stessero bene. Questa mattina l'uomo si è avventurato da solo ed è riuscito a superare gli smottamenti arrivando fino a Ren, dove, al di là del ponte crollato, ha visto un dipendente del Comune che ha allertato il 118. Una squadra del Soccorso alpino di Agordo assieme a due Vigili del fuoco, ha superato il torrente tramite una passerella.

Aggiornamento

I mezzi e gli operatori di Veneto Strade sono ancora al lavoro in alta quota per ripulire le strade dai detriti caduti ieri e nelle ultime ore a causa del maltempo, ed evitare il rischio di isolamento dell'alto Zoldano e dell'Alpago. Preoccupa in particolare la situazione sulla strada provinciale 251 della Val di Zoldo e Val Cellina: «Probabilmente per la grandezza dei massi caduti su questo tratto una delle opzioni potrebbe essere l'utilizzo di esplosivi - spiega il direttore generale di Veneto Strade, Silvano Vernizzi - il materiale franato è consistente e si lavora anche per mettere in sicurezza il versante, prima di aprire completamente la strada. Stiamo programmando delle aperture parziali».

Fondamentale è il lavoro degli operatori di Veneto Strade per tenere aperto il Passo di Forcella Staulanza, e consentire l'accesso all'alto zoldano. Massima attenzione anche sulla zona dell'Alpago dove sulla Sp 28. «Coste d'Alpago» le frane sono state ancora più consistenti. «Per non isolare tutto l'alto Alpago - continua Vernizzi - stiamo lavorando senza soste anche perché non ci sono altre vie di accesso e si rischia l'isolamento». Veneto Strade, viste le previsioni meteo, si sta preparando per evitare il più possibile i disagi. «Considerato che il maltempo durerà ancora giorni - cpnclude Vernizzi - è provvidenziale la richiesta dello stato di emergenza da parte del presidente Luca Zaia anche perché i danni sono molto ingenti e sicuramente aumenteranno visto le previsioni meteorologiche». 

Ultimo aggiornamento: 8 Dicembre, 12:18 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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