Il Kuwait punta sul Nordest:
investitori pronti a comprare aziende

Domenica 5 Ottobre 2014 di Maurizio Crema
Abdullah Al-Yahaya
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VENEZIA - Il Kuwait è pronto a investire nelle imprese del Nordest. Petrodollari preziosi in questa crisi che ha segnato anche il Veneto, ma anche uno sbocco commerciale prezioso per chi voglia espandere la sua presenza all’estero. «Il nostro capo dello Stato, l’Emiro Sabah Al Ahmad Al Sabah, è stato chiaro: vuole fare del Kuwait il centro commerciale del mondo e i prodotti realizzati in Italia e in Veneto sono tra i migliori del mondo», spiega Abdullah Yahya Al-Yahya, cavaliere della Repubblica Italiana e grande cerimoniere dell’emirato arabo che nel febbraio scorso aveva stretto un accordo con la Cassa Depositi e Prestiti per investire nelle grandi aziende italiane mezzo miliardo. Ora tocca alle Pmi. Domani a Ponzano Veneto (TV) al Relais Monaco è previsto un incontro con importanti investitori kuwaitiani in visita in Veneto. Una delegazione nutrita, formata da ministri e imprenditori del Paese arabo, che visionerà da vicino realtà industriali riunite nella rete di imprese Kogit varata da Giancarlo Insinna della quale fanno parte tra l’altro Works, Zanchetta Marmi, Electrogroup, Brummel Cucine, Gruppo Zilio spa, Contarina, Ialc, Filmec, Ahura Ceramiche, New Dieresin 2000. «I kuwaitiani vogliono investire in Italia, incontrare aziende tecnologiche che vanno dai settori del petrolio, all’immobiliare, la moda, tutto quello che è made in Italy - dice Insinna -. Contratti di fornitura, ma anche stanno valutando delle acquisizioni. Ci sono già due diligence in atto».

«Adesso è il momento giusto per comprare in Italia, le quotazioni sono basse e le imprese hanno bisogno di liquidità - sottolinea Abdullah Yahya Al-Yahya - non abbiamo preclusioni, possiamo andare in maggioranza o anche acquisire quote di minoranza. Quello che conta è che siano aziende valide, alcune hanno già filiali in Kuwait». Il cavaliere dell’emirato quando si entra nel concreto si trincera: «Non posso dire quanti soldi sono disponibili e quanto ne verranno investiti in Veneto, dipende dal prezzo, le disponibilità ci sono. Il made in Italy è qualità, le migliori fabbriche stanno qui, questo è il motore dell’Italia e il nostro vuole essere un investimento di lungo periodo». I settori d’interesse? «Farmaceutico, moda, tecnologia, design, immobiliare, logistica come porti e aeroporti, mobili», dice Abdullah Yahya Al-Yahya.

Se delle trattative con sponde arabe stanno partendo, un’altra sembra in dirittura d’arrivo. La Malgara Chiari & Forti, l’azienda alimentare dell’imprenditore con casa nei Colli Euganei e figlio in corsa per diventare sindaco di venezia, potrebbe passare agli Emirati Arabi, soprattutto a Dubai. Il fondo Bharyn Investments sarebbe pronto a partecipare con 25 milioni a un aumento di capitale dell’azienda con basi produttive in Trentino e nel Parmense. Andrebbe in maggioranza, ma Giulio Malgara manterrebbe la presidenza e le redini della gestione. Da tempo si rincorrono voci di questo genere per la Chiari & Forti, fino a oggi mai diventate realtà. Ora potrebbe essere la volta buona.
Ultimo aggiornamento: 14:54 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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