La Lega frena, avanza FdI. Giordani fa il bis e trionfa a Padova. Svolta a Belluno

Il centrodestra "prende" Belluno con De Pellegrin, a Verona sfida Tommasi-Boarina. I "meloniani" al ballottaggio in 4 Comuni

Martedì 14 Giugno 2022 di Alda Vanzan
Sergio Giordani rilassato dopo la conferma a Padova
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VENEZIA - Sergio Giordani con il Pd e il M5s riconquista Padova al primo turno sfiorando il 59% e umiliando il candidato del centrodestra Francesco Peghin che non arriva neanche al 34%.

A Verona si impone il civico Damiano Tommasi che, con l'apporto di dem e grillini, costringe il fratello Federico Sboarina a ripresentarsi alle urne tra quindici giorni e a ricucire io rapporti con Forza Italia che domenica gli aveva preferito Flavio Tosi. A Belluno per una manciata di voti ce la fa il centrodestra con l'ex campione paralimpico Oscar De Pellegrin, mentre a Cortina D'Ampezzo è una débacle per Giampietro Ghedina: nel 2026, quando si terranno le Olimpiadi invernali, sarà Gianluca Lorenzi a fare gli onori di casa con la fascia tricolore sulla spalla. Ma il dato che più colpisce, al di là delle sfide tra i candidati sindaci negli 86 Comuni veneti chiamati al voto, è il rapporto di forze tra gli alleati del centrodestra: in alcuni Comuni il temuto sorpasso di Fratelli d'Italia sulla Lega c'è stato, la crescita del partito di Giorgia Meloni è rilevante.


SINDACI SUBITO
Non ci sarà bisogno del ballottaggio a Padova e neanche a Belluno. Come da previsioni, nella Città del Santo Sergio Giordani ha vinto subito ed è curioso osservare com'è cambiato l'atteggiamento dei padovani nei confronti di questo imprenditore, già presidente del Calcio Padova, che si è innamorato della politica e dell'amministrazione cittadina: cinque anni fa al primo turno Giordani ha preso il 29%, ben 10 punti sotto il leghista Massimo Bitonci; stavolta, contro il collega imprenditore Francesco Peghin e pur con un calo della partecipazione alle urne di oltre 10 punti percentuali, Giordani ce l'ha fatta subito. Un risultato destinato ad aprire una profonda riflessione se non a dare fuoco alle ceneri soprattutto all'interno della Lega, visto che la scelta di Peghin, sponsorizzata e voluta dallo stesso Bitonci, nel partito è risultata calata dall'alto e all'epoca più di qualcuno aveva espresso perplessità. Da segnalare, poi, il magrissimo risultato di Francesca Gislon, poco più dell'1%, che era appoggiata dal portavoce del centrosinistra in consiglio regionale del Veneto Arturo Lorenzoni.
Non ci sarà bisogno di ballottaggio neanche a Belluno dove il centrodestra con l'ex campione paralimpico di tiro a segno e membro del Coni, Oscar De Pellegrin, con poco più del 50% si è imposto sul candidato del Pd Giuseppe Vignato e sull'ex vicesindaco della giunta uscente Lucia Olivotto. Nella città dolomitica il Pd può anche dire di non avere perso, visto che con l'uscente e non più ricandidabile Jacopo Massaro era già all'opposizione, ma è indubbia la sconfitta del centrosinistra e la netta affermazione del centrodestra.


GLI ALTRI COMUNI
Nei 13 Comuni potenzialmente interessati al ballottaggio, fino a sabato scorso il quadro era il seguente: 7 a guida centrosinistra, 5 a guida centrodestra, 1 (Jesolo) atipico per via dell'alleanza tra Pd e Forza Italia. Il voto di domenica ha rovesciato il quadro: 5 Comuni al centrodestra, 4 al centrosinistra, 4 al ballottaggio.
Il centrodestra, oltre che a Belluno, si è imposto al primo turno a Marcon (riconfermato con oltre il 70% l'uscente Matteo Romanello), a Santa Maria di Sala (dove con la coalizione spaccata ce l'ha fatta con quasi il 70% Natascia Rocchi di Coraggio Italia sostenuta da FdI, lasciando sconfitta la Lega di Simonetta Campanaro), a Vigonza (eletto Gianmaria Boscaro), a Cerea (un plebiscito per Marco Franzoni, quasi l'80%). Il centrosinistra ha vinto al primo turno a Padova, a Mira con Marco Dori, a Mirano con Tiziano Baggio (per 557 voti), ad Abano con Federico Barbierato. Al ballottaggio, oltre a Verona, andranno Jesolo, Feltre, Thiene. A Jesolo la sfida è tutta interna al centrodestra tra Christofer De Zotti sostenuto da Fratelli d'Italia e Renato Martin sostenuto da Lega e Forza Italia: determinante sarà il voto del Pd, potrebbe ricrearsi il laboratorio che con l'uscente Valerio Zoggia aveva visto assieme azzurri e dem.


GLI EQUILIBRI
Il sorpasso di Fratelli d'Italia sulla Lega c'è stato a Verona dove il partito di Giorgia Meloni è passato dal 2,7% di cinque anni fa all'11,7%, mentre Salvini è sceso dall'8,8% al 6,5%. Idem a Padova dove FdI passa dal 2,2% all'8,2% e la Lega precipita al 7,4%: nella città del Santo cinque anni c'era infatti anche la civica del sindaco uscente Massimo Bitonci che aveva preso il 24%, mentre la lista del Carroccio era al 6,6. Meloni batte Salvini ad Abano (13% contro il 7,3%, peraltro correvano separati), a Jesolo (12,6% contro il 9,9%), a Mirano (13,6% contro il 9,5%) e, anche se di poco, a Mira (8,59% contro l'8%). La Lega resta primo partito a Cerea (48%), ma i FdI salgono al 30,9%, quindi a Santa Maria di Sala (18,2% contro il 7,7%) e a Thiene (7,7% contro il 4,1%).


L'AFFLUENZA
Da ultimo, l'affluenza alle urne. Considerando il solo dato delle Comunali, i veneti sono agli ultimi posti per partecipazione al voto: tra i record opposti della Campania (64,69%) e del Molise (45,63%), il Veneto si colloca al 51,43%, perdendo 7 punti rispetto alle Amministrative del 2017. Su 86 Comuni chiamati al voto, in ben 38 l'affluenza è stata inferiore al 50 per cento; cinque anni fa questo era capitato in appena 10 Comuni. Tra i tre capoluoghi di provincia interessati da questa tornata elettorale, è Padova a registrare il maggiore crollo: affluenza del 50,24%, dieci punti e mezzo in meno rispetto al 2017, mentre a Belluno si è andati addirittura sotto il 50 per cento (46.53%). Record positivo a Granze, in provincia di Padova, con un'affluenza del 67,65%, dove peraltro c'era un unico candidato, Damiano Fusaro; record negativo nel Bellunese, a Soverzene, dove solo 2 elettori su 10 sono andati a votare (21,13%). Quanto ai 17 Comuni con un solo candidato sindaco, tutti hanno superato il quorum del 40% dell'affluenza, compreso il paese trevigiano di Santa Lucia di Piave, anche se per un soffio: 40,85%.

 

Ultimo aggiornamento: 15 Giugno, 07:39 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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