Pordenone. Infermiera inseguita e violentata a fine turno: richiedente asilo condannato a 4 anni e 6 mesi. La chiamata al 112 in diretta

Giovedì 11 Gennaio 2024 di Cristina Antonutti
TRIBUNALE Violenta una infermiere, condannato a 4 anni

PORDENONE - Inseguita al termine di un turno in ospedale e aggredita da un immigrato. Ha reagito nonostante fosse stata gettata a terra riuscendo a chiamare il 112 e a denunciare in diretta la violenza sessuale che stava subendo. Azeem Hussain, 23 anni a giorni, richiedente asilo pakistano che era stato accolto nel centro di via Comina 1 a Pordenone, è stato condannato a 4 anni e 6 mesi di reclusione per violenza sessuale. Il collegio presieduto dal giudice Alberto Rossi ne ha disposto l’espulsione a fine pena. Difeso dall’avvocato Paolo Visentin, il richiedente è sottoposto a misura cautelare in carcere dallo scorso giugno. La stessa sera dell’aggressione, infatti, è stato arrestato dalle pattuglie della Squadra Volante. Il sostituto procuratore Federico Baldo ne aveva disposto il giudizio immediato per violenza sessuale e lesioni.

La contestazione di un’ulteriore aggravante (quella della minorata difesa) ha consentito al legale di accedere al rito abbreviato, che ha comportato per l’imputato uno sconto di pena di un terzo (altrimenti la condanna sarebbe stata di 6 anni e 9 mesi).

L’AGGRESSIONE

Lo scorso giugno alcune donne hanno denunciato di essere state molestate o avvicinate per strada, in orario serale o notturno, da un immigrato che pretendeva prestazioni sessuali. Il caso più grave riguarda un’infermiera aggredita in via Polcenigo. Illuminava la strada con la torcia del suo telefonino, quando è stata aggredita alle spalle, gettata a terra e colpita più volte mentre lo sconosciuto tentava di strapparle i vestiti (sugli indumenti è stato poi trovato il Dna di Azeem Hussain). Si è difesa con una forza che probabilmente non sapeva nemmeno di avere. Ha urlato nel tentativo di attirare l’attenzione di qualche residente, ma a quell’ora in strada non c’era nessuno e nessun residente si è accorto delle grida d’aiuto. È comunque riuscita a divincolarsi mentre lui cercava di tapparle la bocca e a morsicare un dito all’aggressore che con la mano cercava di tapparle la bocca. È stato in quel momento che è riuscita a telefonare al numero unico di emergenza. Quando l’immigrato si è accorto che parlava con la Polizia, è scappato verso viale Venezia. È stato bloccato poco dopo in via Brentella a Porcia. La vittima, medicata in pronto soccorso, ha riportato escoriazioni e tumefazioni giudicate guaribili in 15 giorni.

ALTRI CASI

Ulteriori aggressioni, non attribuibili all’immigrato giudicato dal Tribunale di Pordenone, sono state denunciate da una donna molestata in centro storico mentre portava fuori il cane; un’altra è stata palpeggiata sotto i portici del centro da un immigrato che pretendeva un bacio e l’ha fatta cadere a terra e un’altra ancora è stata inseguita da un immigrato che ha buttata a terra per baciarla. Davanti ai giudici Hussain ha chiesto di rilasciare spontanee dichiarazioni. Ha chiesto scusa ricordando che anche lui a casa ha una madre e una sorella.

Ultimo aggiornamento: 17:20 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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