Villanova di Prata, paura in strada. Ancora una maxi rissa tra indiani con spade, bastoni e colpi di pistola: è legata alla gestione del tempio

Sei i feriti portati in ospedale, uno è grave

Lunedì 18 Settembre 2023 di Marco Agrusti
Villanova di Prata, paura in strada. Maxi rissa con decine di persone coinvolte, un uomo accoltellato: è grave

PRATA - Paura in strada intorno alle 21 di lunedì 18 settembre a Villanova di Prata. 
La zona è isolata. Non c'è neanche un bar aperto. C'era una pizzeria, chiusa da anni. Il posto perfetto per un agguato. Ieri sera, in realtà, a Villanova di Prata è successo qualcosa di più. Un regolamento di conti duro e puro, con protagoniste le due fazioni della comunità Sikh che da Pasiano si estendono ad Azzano, Pravisdomini, appunto a Prata.

A quanto si apprende la rissa è legata alla questione della gestione del tempio di Prata, una questione che ha fatto scaldare gli animi più volte. Sono partiti a decine. Macchine, motorini, armi. Spade, più che altro, simboli della comunità stessa usati per ferire. Ma anche bastoni. I carabinieri di Prata, intervenuti sul posto, indagano anche sulla presenza di un'arma da fuoco. Alcuni testimoni, infatti, riferiscono di aver sentito l'esplosione di almeno un colpo. L'obiettivo? I capi della fazione avversa, in quel momento raccolti in una cena nell'abitazione della figlia di uno dei rappresentanti della comunità Sikh: Aniljit kaur Bajwa (per tutti Anna).


SEQUENZA DA BRIVIDI
La scena, ripresa dai cellulari di alcuni residenti, fa venire i brividi. L'orda arriva, colpisce, poi c'è la fuga. Intanto, però, l'aggressione va a segno. Singh Sharnpreet, marito di una ragazza che rappresenta anche lei la comunità indiana del territorio, viene ferito in modo grave. Colpito con la spada, perderà molto sangue. Per lui l'immediato trasferimento in elicottero, in condizioni serie, all'ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine. Ferito a un ginocchio anche il padre della ragazza al centro della spedizione punitiva. Se la caverà con lesioni di portata minore. Nel mirino, e anche lui ferito durante l'agguato, il presidente della comunità Sikh pasianese, Satwinder Baiwa Singh. Non è in pericolo di vita o in condizioni serie. Sei in totale i feriti portati in ospedale. Solo uno di 29 anni è grave.


LA RICHIESTA D'AIUTO
A chiamare i carabinieri sono stati i residenti. Gli stessi che in quei momenti hanno filmato dai balconi l'arrivo delle decine di persone decise a farla pagare alla fazione opposta. La scena, mai vista nella frazione di Prata, è durata pochissimi minuti. Il teatro di un tentativo di esecuzione: rapidità, obiettivi chiari. Tutto è legato alla gestione del tempio Sikh di Pasiano. Una vicenda che solo alcune settimane fa era stata già protagonista della cronaca per due auto incendiate proprio nel comune in cui il tempio Sikh ha sede. Una di queste auto era di proprietà di Satwinder Baiwa, tra gli obiettivi del raid di ieri sera. Sul posto quattro ambulanze e un elicottero sanitario, che ha trasportato il ferito più grave all'ospedale di Udine. I carabinieri della stazione di Prata hanno lavorato fino a tarda notte per raccogliere le testimonianze e provare a risalire ai responsabili. Il gruppo, composto da decine di persone, si è dileguato in pochissimi istanti. I militari stanno cercando in particolare cinque persone: sarebbero quelle responsabili delle violenze più brutali.


COMUNITÀ SPAVENTATA
«Siamo tutti allibiti e sotto choc ha detto il sindaco di Prata, Katia Cescon -. Nella nostra comunità non è mai successo nulla del genere. La convivenza è sempre stata assolutamente pacifica, anche con la comunità indiana. Si tratta di una zona isolata, ma popolata. Ci sono case Ater e altro. Non ce l'aspettavamo. Ora chiediamo che i responsabili paghino fino in fondo per quello che hanno fatto». L'escalation interna alla comunità Sikh di Pasiano è riferita alla gestione del tempio di Cecchini. Si fronteggiano due fazioni opposte e gli episodi di violenza si sono moltiplicati durante tutta l'estate, fino al rogo delle due auto di qualche settimana fa. Una diatriba nata da visioni diverse sulla gestione della "chiesa" pasianese che però è diventata qualcosa di più. Fino al regolamento di conti tra bande di ieri sera, dove ad avere la peggio è stato uno dei rappresentanti più noti della comunità Sikh locale.

La procura

«Le persone coinvolte nella maxirissa di ieri sera a Prata sono circa 45: 15 di una fazione e 30 di quella opposta. Da mesi sono contrapposte per la gestione del tempio Sikh che si trova in zona». Lo ha detto all'ANSA il procuratore della Repubblica di Pordenone, facente funzioni, Maria Grazia Zaina. «Stiamo procedendo all'identificazione di tutti i soggetti coinvolti - ha aggiunto - facilitati dal fatto che le persone che hanno dovuto ricorrere alle cure dei sanitari appartengono a entrambi i gruppi e ci stanno indicando i componenti dell'altro. In totale, i feriti sono saliti a 7, ma nessuno è in pericolo di vita». «Grazie a un lavoro straordinario del Comando provinciale dei carabinieri si sta delineando tutto il quadro - ha concluso il procuratore facente funzioni -: i feriti sono stati tutti colpiti da armi da taglio o bastoni, anche se ci sono numerose testimonianze che parlano di spari. Stiamo verificando da che cosa provenissero; potrebbero essere scacciacani o petardi, comunque non armi con proiettili, che non sono stati rinvenuti». Le persone coinvolte saranno denunciate per rissa aggravata dalle lesioni gravi.

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Ultimo aggiornamento: 19 Settembre, 17:41 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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