La variante Delta corre in tutto il Friuli Venezia Giulia e adesso fa più paura

Martedì 29 Giugno 2021 di Davide Lisetto
La variante delta corre in tutta le regione
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FRIULI -  Da una parte la riguadagnata libertà di non indossare la mascherina ma dall’altra i timori che salgono rispetto alla variante Delta che sta correndo per essere predominante su quella inglese. In mezzo una campagna vaccinale che - per essere ormai a luglio - va più a rilento di quanto si potesse immaginare solo qualche settimana fa. In regione sono due, in particolare, i punti deboli cui si guarda per alzare l’asticella: gli oltre 87 mila over 60 (soprattutto nella fascia 60-70) che sono ancora totalmente scoperti e i giovani e i giovanissimi che mostrano tassi di prenotazione ancora troppo bassi. Rispetto alla variante Delta dai dati della settimana scorsa emerge che su 17 campioni, 12 casi sono Delta e 4 Alpha. «Ma è una valutazione - ha spiegato il vicepresidente Riccardo Riccardi - peraltro figlia del contact tracing, perché i contagi sono pochi, e quindi è evidente che la variante Delta, andando a pescare casi di contact tracing di variante Delta, emerge.

Il dato va quindi preso con le pinze per la limitata disponibilità di casi legati al contagio».


IL NODO ADOLESCENTI
Sul fronte vaccini a oggi il 55% della popolazione ha ricevuto almeno la prima dose del siero, mentre il 30% ha fatto anche la seconda dose. La fascia di età più vaccinata è quella degli over 80 dove si supera il 90%. Si scende all’80% negli over 70 e al 73% tra gli over 60. Sotto i vent’anni l’adesione alla vaccinazione (per ora solo con prima dose) scende al 43%. Un dato che preoccupa: basta guardare anche i dati regionali dell’ultima settimana per vedere con tra i nuovi contagiati il tasso di giovani è piuttosto elevato. C’è poi l’altra questione legata ai teenager: nella fascia di età 12-16 anni le prenotazioni continuano a essere piuttosto ridotte. Un dato che preoccupa in vista della fine dell’estate e della ripartenza delle scuole. Solo uno su cento, tra 12-16 anni, ha fatto entrambe le dosi. Ricapitolando in Fvg ha completato il ciclo vaccinale l’87% della popolazione over 80, il 40% della fascia 70-79, il 37% dei 60-69, il 41% dei 50-59, 22% dei 40-49, 18% dei 30-39%, il 16% dei 20-29, 1,32% dei 12-19.


VICEPRESIDENTE
Risorse che ammontano a 21 milioni per recuperare le liste d’attesa, per contrastare le fughe dei pazienti fuori regione e per il personale impegnato nella campagna vaccinale e nelle operazioni di tracciamento e analisi delle varianti del virus: questi gli obiettivi dell’Amministrazione regionale messi sul tavolo, oggi a Palmanova, nell’incontro tra il vicegovernatore con delega alla Salute, Riccardo Riccardi con i vertici di Cgil, Cisl e Uil. Nel prossimo assestamento di bilancio di luglio 16 milioni per la riorganizzazione della parte pubblica e per gli accreditamenti con il privato per procedere speditamente con il recupero delle attese e con il contrasto alla “concorrenza” di altre Regioni su determinate prestazioni «a bassa e media complessità». Altri 5 milioni a beneficio del personale impegnato nel piano straordinario sul Covid che comprende, oltre alla campagna vaccinale, anche le attività di sorveglianza, prevenzione e tracciamento dei Dipartimenti e il lavoro dei laboratori per il sequenziamento delle varianti. Per quel che riguarda il recupero delle attività diagnostiche e ambulatoriali il piano della Regione punta a raggiungere nel periodo giugno-dicembre un allineamento ai consuntivi pre-pandemia del 2019. Piano anche per frenare la fuga di pazienti (soprattutto del pordenonese) in Veneto. «Ciò avviene ha spiegato Riccardi - anche in virtù del fatto del maggior numero di accreditamenti con la sanità privata che le regioni a noi vicine hanno stipulato negli anni e attraverso i quali riescono a organizzare in maniera maggiormente competitiva le attività».

Ultimo aggiornamento: 16:39 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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