«Aiuto, stanno tagliando gli alberi dell'ex Fiera», ma era solo un raduno di Lambrette

Mercoledì 3 Gennaio 2024 di Loris Del Frate
Gli alberi dell'ex Fiera

PORDENONE -  La tensione è palpabile e quando si è contratti in attesa che possa capitare qualche cosa si possono pure prendere lucciole per lanterne. È quanto accaduto all’ex Fiera, dove associazioni, comitati, volontari e cittadini di buona volontà, con l’arrivo del nuovo anno si sono organizzati per tenere sotto controllo l’area nel caso di blitz del Comune per il taglio degli alberi.

E così nei giorni scorsi, una delle “sentinelle” che tra l’altro vive in zona ed aveva il compito in quella giornata di tenere sotto controllo il parco alberato di quello che sarà il polo yung, ha sentito il rumore delle motoseghe. Erano circa le 7,30 di mattina. È stato un attimo ed ha svolto alla lettera il compito che le era stato affidato: ha avvertito telefonicamente tutti i numeri che aveva a disposizione per cercare di arginare lo scempio.


LA SORPRESA 


In realtà il rumore che aveva sentito, pur simile, non era quello delle motoseghe pronte a cancellare la vita dei tigli centenari, così almeno dicono gli ambientalisti, ma una sfilata di babbi natale in lambretta che stavano facendo il giro del quartiere. In pochi minuti sul posto sono arrivate diverse persone tutte pronte a mostrare il petto a difesa delle piante. Ovviamente se ne sono tornate a casa subito dopo aver chiarito l’equivoco. Resta il fatto che questo episodio racconta in maniera chiara delle tensione che si respira sulla vicenda dell’ex fiera. Del resto erano state le voci all’interno del Municipio a specificare che gli alberi sarebbero stati tagliati a gennaio o addirittura verso la fine di dicembre. Facile immaginare, dunque, che l’associazione il Tiglio, con tutti gli altri volontari che si stanno battendo per evitare che l’amministrazione proceda con l’abbattimento degli alberi, sia sul chi va la.


LE SENTINELLE


Non a caso da quanto si è saputo, l’organizzazione dei volontari si è riunita nei giorni scorsi ed ha deciso di organizzare delle vere e proprie “ronde” che dovranno vigilare sul fatto che non vadano i lavoratori della Gea a tagliare le piante nell’ex fiera. Si tratta, insomma, di vere e proprie sentinelle dell’ambiente che in questo momento stanno tenendo sotto controllo a tutte le ore (possibilmente) la zona. Se dovessero arrivare le seghe elettriche deve partire subito il messaggio e in quel momento, come è accaduto l’altro giorno, una marea di persone si recherebbe sul posto a difesa dei tigli.


LE CATENE


Ma non è ancora finita. Già, perchè gli stessi volontari, tassandosi tra di loro, non solo hanno quasi raggiunto la cifra necessaria sia per la sospensiva che per il giudizio di merito al Tar, ma hanno acquistato pure diversi pezzi di catena con relativi lucchetti. L’obiettivo è facilmente intuibile: legarsi preventivamente agli alberi in modo da costringere gli operatori a bloccare i lavori, chiamare la polizia locale, la questura e i carabinieri, per liberare i fusti che dovranno cadere sotto la moto sega. Ovviamente per fare questo sarà necessario che i volontari arrivino sul posto prima degli addetti, perchè è scontato il fatto che la zona sarà delimitata e inaccessibile una volta che gli operatori della Gea avranno iniziato le manovre. In più ci saranno diversi agenti a presidiare l’area impedendo l’accesso, sia per questione di sicurezza, sia per evitare che i volontari sala - alberi si incatenino ai tronchi. Insomma, sarà necessario sapere con (largo) anticipo quando arriveranno con le motoseghe.


IL RICORSO


Ovviamente tutto può succedere, ma è estremamente difficile che l’amministrazione tenti un blitz per il taglio degli alberi prima del 10 di gennaio, data in cui i giudici del Tribunale amministrativo hanno fissato la data per discutere la sospensiva sul taglio degli alberi. Questo non significa dormire sonni tranquilli sino a quella data perchè non si sa mai, del resto la sospensiva serve proprio per evitare che inizino percorsi dai quali poi è impossibile tornare indietro, come appunto, l’abbattimento degli alberi prima della sentenza. Le sentinelle in ogni caso proseguiranno nella loro azione di guardia. Giorno e notte. Ancora qualche giorno di attesa, dunque, intanto l’associazione il Tiglio e gli altri volontari stanno valutando la possibilità di andare in massa il 10 a Trieste dove ci sarà l’udienza. La decisione, però, non è stata ancora presa.

Ultimo aggiornamento: 4 Gennaio, 08:56 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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