AVIANO - Arriva dagli "Amici della ferrovia-mobilità Aviano-Piancavallo" un appello a rilanciare i servizi informativi all'interno della stazione. «All'hub turistico della stazione ferroviaria di Aviano il monitor del "Cammino di San Cristoforo" risulta spento da diversi mesi, e non sono mai stati aggiornati i depliant informativi sul territorio - è l'appello lanciato dai tanti sostenitori del collegamento che si snoda tra Sacile e Maniago -.
IL RUOLO DEL VOLONTARIATO
Va peraltro ricordato che per l'intero lustro di governo del sindaco Ilario De Marco c'è stata un'opera di volontariato da parte del consigliere delegato Matteo Redolfi, il quale non disdegnava alcun tipo di incarico, dall'apertura della sala d'aspetto all'alba, ai contatti con gli enti superiori, alla promozione anche attraverso l'aggiornamento dei materiali promozionali. Logico, dunque, che servisse un assestamento con la nuova amministrazione, dal momento che quel ruolo è stato svolto bene, ma unicamente su base volontaria. Per quanto riguarda il futuro del collegamento ferroviario, va registrata anche la pulizia dai rovi di lunghe aree anche nella tratta ancora chiusa al traffico. I residenti di Maniago, Fanna e Cavasso Nuovo hanno infatti notato, con piacere, nelle ultime settimane come il piano ferroviario sia stato completamente liberato dalle piante che lo avevano infestato negli ultimi 4 anni, chiaro segnale di come le istituzioni vogliano riattivarlo seguendo il cronoprogramma. In realtà, l'intera tratta fino a Gemona era stata già completamente diboscata nel 2017 (a cinque anni dal deragliamento di Meduno che aveva sancito lo stop ai convogli per un intero lustro), anche se la riapertura ha riguardato soltanto la Sacile-Maniago.
I CONVOGLI STORICI
Per un paio d'anni ci furono infatti i convogli storici all'insegna del tutto esaurito, che hanno dimostrato le potenzialità di un tracciato intero che si connette su un lato verso Venezia e sull'altro verso l'Austria. A impedire la prosecuzione del progetto ci si è messo il Covid, che ha bloccato l'intera programmazione dal 2020 al 2022, ma anche l'anno in corso sembra pregiudicato, anche per il fatto che si deve attendere la conclusione dei lavori di sostituzione del ponte di Cimano, infrastruttura fondamentale per assicurare il transito in sicurezza dei moderni convogli.