MANIAGO - Il Rifugio Maniago, Alta Val Zemola a Erto e Casso, da 60 anni è il punto di riferimento di escursionisti e alpinisti.
LA STORIA
Il rifugio Maniago venne costruito nel 1963, pochi mesi prima del tragico disastro del Vajont (che sconvolse proprio la comunità di Erto e Casso) e fu affidato in gestione alla cittadina di Maniago e alla sua frizzante sezione Cai, che ancora oggi supera i 300 soci. Inizialmente aveva le caratteristiche di un bivacco - sorge a 1.730 metri sul livello del mare -, fu trasformato e rimodernato nel 1985. In seguito, è stato nuovamente ristrutturato per fornire maggiori servizi intorno al 2000. È raggiungibile da una strada secondaria proveniente dal paese e si prolunga sino ad inoltrarsi nella valle e raggiungere un parcheggio; da lì è possibile solamente camminare, seguendo una strada forestale. Si risale quindi la vallata per poi arrivare esattamente ai piedi del monte Duranno. Dalla struttura partono sentieri verso l'altro angolo della valle, la spalla del Duranno e, dall'altra parte, verso forcella Duranno.
IL PROGRAMMA
È molto frequentato in tutte le stagioni grazie alla sua posizione favorevole che consente di inerpicarsi in alcuni tra i più bei tracciati delle Dolomiti Patrimonio dell'Umanità. Da oggi al 3 settembre sarà, inoltre, possibile visitare la mostra fotografica sul Rifugio presso Palazzo d'Attimis a Maniago. Il programma delle celebrazioni scatta domani alle 8, con la partenza da Maniago di un'escursione sulla Ferrata della Memoria al Vajont (per soli soci Cai); alle 19.30, al Rifugio Maniago, musica sotto le stelle con la band Los Maniagos da San Donà di Piave (possibilità di pernottare con la propria tenda nell'area adiacente al Rifugio). Domenica, alle 8, con partenza dal Rifugio Maniago, è in programma un'escursione naturalistica; alle 11 c'è la messa seguita dalla cerimonia commemorativa cui parteciperanno le autorità locali dei due comuni coinvolti nell'elenco e anche rappresentanti della Fondazione Dolomiti Unesco e del Parco naturale delle Dolomiti friulane. A seguire, spaghettata per tutti i presenti. Nel pomeriggio, dalle 15, incontro in musica, racconti e canzoni, di Antonio G. Bortoluzzi e Marco Anzovino in "Montagna Madre".
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