PORDENONE - Tra Comune e privati, è già stata raggiunta una bella cifra. Per la precisione, 120mila euro. Forse non basteranno a coprire il costo totale dell'intervento, ma per Pordenone si tratta comunque di un ottimo risultato: la città ha capito che sia il settore pubblico che gli attori privati sono innamorati del campanile del duomo di San Marco.
L'aiuto per il restauro
Tra i privati benefattori c'è anche Bcc Pordenonese e Monsile, che ha appena festeggiato il traguardo dei 20mila soci. «Siamo orgogliosi di questo traguardo dichiara il Presidente Antonio Zamberlan. Un traguardo che rafforza la percezione di apprezzamento verso la nostra Banca e che ci stimola ad impegnarci sempre più per le nostre comunità, con l'attività creditizia tipica e con l'azione sociale che ci contraddistingue. Proprio in quest'ottica abbiamo scelto di festeggiare con un intervento fortemente simbolico sul territorio, che in qualche modo ricordi e fissi questo traguardo» annuncia il Presidente. Alla Bcc era pervenuta una richiesta di aiuto dalla parrocchia di San Marco, duomo di Pordenone, per sostenere il restauro della facciata del campanile, simbolo della città. L'intervento di restauro del campanile di San Marco è impegnativo e complesso e la cordata solidale sarà altrettanto importante, con capofila la Curia di Pordenone e il Comune di Pordenone. «L'atto di devolvere 20 mila euro a quest'opera segue la scelta simbolica di donare un euro a nome di ciascun socio della banca per sottolineare il legame tra la Bcc e il tessuto sociale, evidenziandone la capillare rappresentatività sociale» spiega ancora Zamberlan.
L'intervento
Servono dai 300 e i 350mila euro per ringiovanire il campanile del duomo di San Marco, il simbolo di Pordenone. Ma il Comune ne mette solo 70mila e la Curia non può sostenere il resto della spesa da sola. Il problema del campanile di San Marco è situato sulla facciata che guarda a Sud. Il tempo ha portato a un deterioramento dei materiali, che si sono seccati. Bisogna intervenire. A marzo un piccolo distacco (nessuna persona era rimasta coinvolta) aveva fatto suonare l'allarme. Da quel momento si erano succeduti diversi sopralluoghi, fino alla stima finale dei lavori, che costano dai 300 ai 350mila euro. «E solamente l'impalcatura da noleggiare - spiega il vicesindaco pordenonese, Emanuele Loperfido - può arrivare a quota 70mila euro». Cioè quanto il Comune mette a disposizione per l'intera operazione. È stata la Curia stessa a contattare il Comune per sondare la possibilità di avviare una ricerca di fondi privati per riparare la facciata del simbolo di Pordenone che dall'alto guarda tutta la città.