PORDENONE - I carabinieri del Radiomobile di Pordenone hanno arrestato - e liberato - Costica Dumitru, 33 anni, cittadino romeno residente a Romano Lombardo (Bergamo), ritenuto responsabile del reato di truffa e commercio di prodotti con segni falsi. Era in possesso di una ventina di copie di telefonini iPhone e Samsung.
Sabato 14 febbraio, nel pomeriggio, un equipaggio di militari dell’Arma aveva notato due giovani intenti a contrattare la compravendita di alcuni oggetti con un altro giovane. I militari hanno raggiunto i soggetti che visti i carabinieri, hanno subito tentato di scappare. Raggiunti e fermati il venditore é risultato in possesso di quattro telefoni cellulari di marca iPhone 6 e Samsung Galaxy poi risultati non originali e con segni contraffatti. Il complice, fermato poco dopo - G.B., 20 anni, cittadino romeno senza fissa dimora - aveva con sé una borsa contenente altri 17 cellulari contraffatti. I telefonini venivano offerti in vendita a 200 euro ciascuno.
I prodotti falsi, del valore approssimativo di circa 5mila euro, sono stati sequestrati e destinati alla confisca/distruzione. Sono in corso accertamenti per verificare l’origine della merce sequestrata e l’eventuale coinvolgimento di altre persone, anche in qualità di parti offese.
Ultimo aggiornamento: 13:02
© RIPRODUZIONE RISERVATA Sabato 14 febbraio, nel pomeriggio, un equipaggio di militari dell’Arma aveva notato due giovani intenti a contrattare la compravendita di alcuni oggetti con un altro giovane. I militari hanno raggiunto i soggetti che visti i carabinieri, hanno subito tentato di scappare. Raggiunti e fermati il venditore é risultato in possesso di quattro telefoni cellulari di marca iPhone 6 e Samsung Galaxy poi risultati non originali e con segni contraffatti. Il complice, fermato poco dopo - G.B., 20 anni, cittadino romeno senza fissa dimora - aveva con sé una borsa contenente altri 17 cellulari contraffatti. I telefonini venivano offerti in vendita a 200 euro ciascuno.
I prodotti falsi, del valore approssimativo di circa 5mila euro, sono stati sequestrati e destinati alla confisca/distruzione. Sono in corso accertamenti per verificare l’origine della merce sequestrata e l’eventuale coinvolgimento di altre persone, anche in qualità di parti offese.
