PORDENONE - Un’auto è finita nel lago della Burida, a Pordenone. Subito sono scattati i soccorsi ma per le due persone all'interno - Cristina Furlan, 35 anni, di Porcia e il figlio di circa 5 anni Federico Piva - non c'è stato niente da fare. Il piccolo era bloccato con le cinture allacciate, nel seggiolino posizionato nel sedile posteriore del mezzo. All'interno della vettura c'erano i corpi senza vita delle vittime, imprigionate nell'abitacolo.
Sul posto è arrivato il magistrato Pier Umberto Vallerin. L’allarme è stato dato poco prima delle 11 di oggi da una testimone, una donna anziana, che ha assistito alla scena: l'auto che volava nelle acque del lago, «che si gettava», come ha raccontato ad un vicino, Ferruccio Barel che ha poi riferito quello che è accaduto. La Procura lavora all'ipotesi che si sia trattato di un omicidio-suicidio, tuttavia non esclude che si possa essere trattato di un evento accidentale: la donna soffriva di depressione e assumeva farmaci che potrebbero aver ingenerato in lei uno stato confusionale.
IL TESTIMONE: "Quell'auto si è buttata nelle acque"
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