Era stato buon profeta in patria il segretario regionale del Pd, Cristiano Shaurli, quando, in anticipo rispetto a Letta, aveva spiegato che con i 5 Stelle non era più possibile trattare e che alle prossime regionali il campo largo con i grillini era impossibile.
I GRILLINI
Venerdì a San Giorgio di Nogaro Luca Sut, deputato e coordinatore regionale dei 5Stelle, ha convocato l’assemblea dello stato maggiore e di tutti gli iscritti. L’obiettivo è di pensare a organizzare la campagna elettorale e vedere se c’è la disponibilità a trovare nuove alleanze, magari togliendo alcuni petali al campo largo. «Per quanto ci riguarda - spiega Luca Sut - noi come più volte abbiamo sottolineato siamo nel campo progressista. Avevamo iniziato un percorso collaborativo con il Pd, ora, però, a fronte delle dichiarazioni del segretario nazionale, Letta, credo che quella porta si sia chiusa. Per quanto ci riguarda, però, e questo lo dico anche per le prossime regionali e amministrative, noi restiamo nel campo progressista dove ci sono anche altri partiti, penso ad Articolo 1, Sinistra italiana, Leu e anche +Europa. Adesso - va avanti - vedremo che indicazioni emergeranno dall’incontro dei coordinatori regionali e poi partirà la campagna elettorale che ritengo porterà un indirizzo per le prossime regionali. Se non sarà possibilità trovare alleati vorrà dire - conclude Luca Sut - che correremo da soli. Anche perchè la prima cosa che per noi conta e che va oltre le alleanze è la condivisione dei programmi».
LA SINISTRA
Impossibile pensare a una ricucitura per le politiche che sono alle porte, ma in casa 5Stelle sperano che almeno per le regionali del prossimo anno la bufera sia passata e che possa decollare il campo largo. Lo stesso pensiero è legato pure alla Sinistra di Leu e Articolo 1. A parlare, pur senza la presunzione di rappresentare l’intera area è Furio Honsell, consigliere regionale di Open Fvg. «Per quanto mi riguarda - attacca - il progetto del campo largo è ancora valido. Non entro nel merito delle decisioni prese a livello nazionale, ma spero che per le prossime regionali si possa lavorare a questo progetto che ha basi solide. Sotto il profilo politico, infatti, non credo che si debba chiudere ai 5Stelle. Gran parte dei nove punti che Conte ha consegnato a Draghi, possono far parte, senza problemi, di un programma di Sinistra. Ritengo che ci sia una compatibilità di programmi e per questo una alleanza con i 5Stelle non è fantascienza». Resta da capire un fatto non da poco: se il Pd dovesse chiedere agli alleati di Sinistra o con i Democratici progressisti (la lista che Letta sta organizzando per le Politiche) o con i 5Stelle, potrebbero nascere problemi per le regionali? «Spero proprio che il Pd non arrivi a chiedere questo - conclude Honsell - perché sarebbe inverosimile e in ogni caso con una azione del genere il Partito Democratico cadrebbe in contraddizione. Ho sentito io stesso Letta spiegare che il partito di cui è segretario nazionale è un partito Federalista. Se qui si dovesse arrivare a una out out del genere vorrebbe dire che al posto del federalismo sono stati costruiti dei fortini».
I DEMOCRATICI
Il segretario Cristiano Shaurli è diretto, esattamente come quando, in anticipo rispetto a Letta, aveva chiuso ogni ipotesi di campo largo con i 5Stelle. «Con i grillini alle prossime regionali? In questo momento non credo proprio ci siano i presupposti per provare ad intraprendere un percorso con loro. È pur vero - va avanti - che in politica, mai dire mai: abbiamo riallacciato i rapporti sia con Renzi che con Bersani, però è altrettanto vero che con Conte c’è stata una rottura politica molto importante e onestamente non so quanto tempo sarà necessario che trascorra per metabolizzare quanto accaduto. È evidente, comunque, che le prossime elezioni politiche saranno un referendum: o con i populisti anti europei, oppure con il fronte progressista che si colloca fortemente in Europa. Tenendo sempre presente - conclude il segretario regionale - che alla gente interessa il progetto di Paese».