Crisi di governo, crolla il "campo largo" in Friuli. Le mosse dei partiti verso settembre

Martedì 26 Luglio 2022 di Loris Del Frate
Elezioni

Era stato buon profeta in patria il segretario regionale del Pd, Cristiano Shaurli, quando, in anticipo rispetto a Letta, aveva spiegato che con i 5 Stelle non era più possibile trattare e che alle prossime regionali il campo largo con i grillini era impossibile.

Oggi che la cosa è stata sigillata dal segretario nazionale i partiti si sono già messi in moto per la campagna elettorale delle Politiche e per le prossime regionali e amministrative di maggio. 


I GRILLINI

Venerdì a San Giorgio di Nogaro Luca Sut, deputato e coordinatore regionale dei 5Stelle, ha convocato l’assemblea dello stato maggiore e di tutti gli iscritti. L’obiettivo è di pensare a organizzare la campagna elettorale e vedere se c’è la disponibilità a trovare nuove alleanze, magari togliendo alcuni petali al campo largo. «Per quanto ci riguarda - spiega Luca Sut - noi come più volte abbiamo sottolineato siamo nel campo progressista. Avevamo iniziato un percorso collaborativo con il Pd, ora, però, a fronte delle dichiarazioni del segretario nazionale, Letta, credo che quella porta si sia chiusa. Per quanto ci riguarda, però, e questo lo dico anche per le prossime regionali e amministrative, noi restiamo nel campo progressista dove ci sono anche altri partiti, penso ad Articolo 1, Sinistra italiana, Leu e anche +Europa. Adesso - va avanti - vedremo che indicazioni emergeranno dall’incontro dei coordinatori regionali e poi partirà la campagna elettorale che ritengo porterà un indirizzo per le prossime regionali. Se non sarà possibilità trovare alleati vorrà dire - conclude Luca Sut - che correremo da soli. Anche perchè la prima cosa che per noi conta e che va oltre le alleanze è la condivisione dei programmi».


LA SINISTRA

Impossibile pensare a una ricucitura per le politiche che sono alle porte, ma in casa 5Stelle sperano che almeno per le regionali del prossimo anno la bufera sia passata e che possa decollare il campo largo. Lo stesso pensiero è legato pure alla Sinistra di Leu e Articolo 1. A parlare, pur senza la presunzione di rappresentare l’intera area è Furio Honsell, consigliere regionale di Open Fvg. «Per quanto mi riguarda - attacca - il progetto del campo largo è ancora valido. Non entro nel merito delle decisioni prese a livello nazionale, ma spero che per le prossime regionali si possa lavorare a questo progetto che ha basi solide. Sotto il profilo politico, infatti, non credo che si debba chiudere ai 5Stelle. Gran parte dei nove punti che Conte ha consegnato a Draghi, possono far parte, senza problemi, di un programma di Sinistra. Ritengo che ci sia una compatibilità di programmi e per questo una alleanza con i 5Stelle non è fantascienza». Resta da capire un fatto non da poco: se il Pd dovesse chiedere agli alleati di Sinistra o con i Democratici progressisti (la lista che Letta sta organizzando per le Politiche) o con i 5Stelle, potrebbero nascere problemi per le regionali? «Spero proprio che il Pd non arrivi a chiedere questo - conclude Honsell - perché sarebbe inverosimile e in ogni caso con una azione del genere il Partito Democratico cadrebbe in contraddizione. Ho sentito io stesso Letta spiegare che il partito di cui è segretario nazionale è un partito Federalista. Se qui si dovesse arrivare a una out out del genere vorrebbe dire che al posto del federalismo sono stati costruiti dei fortini».


I DEMOCRATICI

Il segretario Cristiano Shaurli è diretto, esattamente come quando, in anticipo rispetto a Letta, aveva chiuso ogni ipotesi di campo largo con i 5Stelle. «Con i grillini alle prossime regionali? In questo momento non credo proprio ci siano i presupposti per provare ad intraprendere un percorso con loro. È pur vero - va avanti - che in politica, mai dire mai: abbiamo riallacciato i rapporti sia con Renzi che con Bersani, però è altrettanto vero che con Conte c’è stata una rottura politica molto importante e onestamente non so quanto tempo sarà necessario che trascorra per metabolizzare quanto accaduto. È evidente, comunque, che le prossime elezioni politiche saranno un referendum: o con i populisti anti europei, oppure con il fronte progressista che si colloca fortemente in Europa. Tenendo sempre presente - conclude il segretario regionale - che alla gente interessa il progetto di Paese».

Ultimo aggiornamento: 07:47 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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