VENEZIA - L'apprensione per la sorte del loro congiunto, un 73enne che soffre di Alzheimer, le ricerche e infine il sollievo per il ritrovamento. La vicenda è inziata la mattina del 31 agosto, quando due donne - moglie e figlia di un uomo, di 73 anni, D.P., si sono presentate in questura per denunciarne la scomparsa. Le raccontavano che, all’atto di salire su un vaporetto in partenza dalla stazione ferroviaria a Venezia, non si avvedevano che il congiunto non era riuscito a salire ed era, quindi, rimasto all’imbarcadero. Scese alla prima fermata e tornate sul luogo di imbarco non ritrovavano l'uomo. Questi era senza telefono cellulare e, appunto, affetto dal morbo di Alzheimer.
Considerate le particolari circostanze, il personale dell’Ufficio denunce avviava immediatamente il protocollo previsto, raccogliendo ogni notizia utile alle ricerche, notiziando di tutto la Sala Operativa ed il Commissariato di San Marco in modo tale che le informazioni fossero diramate sul territorio ed impiegabili per l’estensione capillare delle ricerche.
Subito sono scattate le segnalazioni e le ricerche, mentre i poliziotti si prendevano cura delle due donne, evidentemente agitate per quanto accaduto, fornendo loro sostegno e conforto, per tutto il tempo in cui si sono trattenute in Questura, fino a sera inoltrata quando le stesse sono state invitate a rientrare in albergo con l’intesa di immediato contatto in caso di novità. La svolta alle ore 21.30, quando D.P. è stato rintracciato a Cordovado (Pordenone) su segnalazione da parte di alcuni cittadini ai carabinieri del luogo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA Considerate le particolari circostanze, il personale dell’Ufficio denunce avviava immediatamente il protocollo previsto, raccogliendo ogni notizia utile alle ricerche, notiziando di tutto la Sala Operativa ed il Commissariato di San Marco in modo tale che le informazioni fossero diramate sul territorio ed impiegabili per l’estensione capillare delle ricerche.
Subito sono scattate le segnalazioni e le ricerche, mentre i poliziotti si prendevano cura delle due donne, evidentemente agitate per quanto accaduto, fornendo loro sostegno e conforto, per tutto il tempo in cui si sono trattenute in Questura, fino a sera inoltrata quando le stesse sono state invitate a rientrare in albergo con l’intesa di immediato contatto in caso di novità. La svolta alle ore 21.30, quando D.P. è stato rintracciato a Cordovado (Pordenone) su segnalazione da parte di alcuni cittadini ai carabinieri del luogo.
