L'ex campione di pesi Boer premiato da poliziotto per un'operazione anti-droga con il suo cane

Giovedì 21 Aprile 2022 di Denis De Mauro
Moreno Boer

PORDENONE - In occasione delle cerimonie legate ai 170 anni della Polizia di Stato, a Vibo Valentia, martedì 12 aprile ha ricevuto un encomio l’agente dell’unità cinofila Moreno Boer.

Pordenonese di nascita, di quartiere Torre, sei anni fa Boer e il suo cane, il pastore tedesco Floyd, individuarono un corriere della droga che aveva con sé un chilo di hashish, alla stazione ferroviaria di Roma Termini dove prestavano servizio. Da quell’arresto nacque un’operazione di polizia che nel giro di poche ore portò al sequestro di oltre 8 chili di stupefacente e a un arresto.

IL RACCONTO

Alla cerimonia di consegna del riconoscimento c’era solo Moreno Boer. Il cane Floyd se n’è andato a causa di una malattia a 11 anni d’età e con 8 di servizio. Il pordenonese lo ricorda con affetto: «Negli anni si era creato quell’affiatamento che era andato oltre il lavoro». Ora il suo compagno di lavoro è un nuovo cane antidroga: Digos, un pastore belga di due anni. Oggi agente di polizia, ieri grande campione di sollevamento pesi: Moreno Boer ha partecipato a due Olimpiadi (a Sidney 2000 si piazzò dodicesimo e a Pechino 2008 quattordicesimo) ed è stato 19 volte campione italiano dei pesi massimi. Due record che gli rimarranno per sempre perchè da qualche anno sono cambiate le specifiche delle categorie. Atleta delle Fiamme Oro, dopo la carriera sportiva è rimasto in Polizia. Da ragazzino, andava alle medie, assaggiò il sollevamento pesi grazie a un nome storico della pesistica pordenonese: Dino Marcuz. Boer racconta che dopo quel test a scuola gli ci volle quasi un anno per decidersi ad entrare nella palestra di colui che sarebbe diventato il suo maestro. Quando varcò la porta se lo trovò davanti con in bocca la frase “Ti stavo aspettando”. «Tutto è cominciato grazie a lui. Tra l’altro è stato tra i primi a capire l’importanza di andare in cerca di talenti nelle scuole», commenta Boer. «A fine carriera ero invece saturo e per un po’ mi concentrai sul nuovo lavoro». Da 5 anni però è tornato nell’ambiente, ancora con le Fiamme oro, perchè le vere passioni non si perdono mai. Allenatore dal 2017, guida i giovani talenti della palestra del centro sportivo della polizia di Vibo Valentia. Si prende cura di una decina tra ragazzi e ragazze di età tra i 12 e i 14 anni. Uno dei suoi allievi l’anno scorso è approdato agli Europei giovanili, mentre una ragazza ha vinto il titolo italiano under 15. Promette bene anche suo figlio Christian, 14 anni e la stessa passione del padre: l’anno scorso si è piazzato secondo ai campionati italiani under 13. «L’importante è che faccia sport e che ne impari i valori» commenta papà Moreno. «Facendo sport si impara a non mollare mai, a ricominciare sempre e crederci». Il ricordo più vivido di tanti anni di sollevamento pesi? «All’Europeo seniores feci la mia miglior gara, ma quando scesi dalla pedana ebbi la sensazione che avrei potuto fare di più». A Pordenone, dove torna ogni tre o quattro mesi, vivono i genitori e conserva parecchi amici, primo fra tutti lo stesso Dino Marcuz. Di lui si ricordano bene anche nel suo quartiere, Torre, dove ha un posto nella mostra permanente dei campioni locali.

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