Mannaia e coltelli lanciati addosso, insulti e minacce: l'inferno di un marito perseguitato dalla moglie

Mercoledì 22 Giugno 2022
Violenza in casa

PEDEMONTANA - Durante una lite scagliò contro il marito la mannaia: lo mancò e, fortunatamente, l'attrezzo colpì la macchina dell'uomo. In un'altra occasione lo minacciò brandendo un coltello da cucina, era così arrabbiata e alterata dall'abuso di alcolici che glielo lanciò addosso. Lui si scansò ed evitò di essere colpito. Era il tardo autunno 2020 e l'intervento dei carabinieri scoperchiò una situazione familiare di grande disagio. Non il solito marito violento, possessivo e prevaricatore. Ma una moglie che, a causa dell'abuso quotidiano di alcolici, aveva reso la vita del coniuge un calvario. Il sostituto procuratore Federico Facchin aveva ottenuto dal gip una misura cautelare che prevedeva l'allontanamento dalla casa familiare e il divieto di avvicinamento al marito. Era il novembre 2021. A gennaio di quest'anno la Procura ha chiesto il giudizio abbreviato per una 52enne che vive nella Pedemontana: maltrattamenti in famiglia l'imputazione. Ieri, difesa dagli avvocati Luca Donadon e Laura Presot, la donna ha patteggiato davanti al gup Monica Biasutti una pena di 1 anno e 6 mesi ottenendo che le attenuanti generiche prevalessero sull'aggravante dell'ubriachezza. È stata revocata anche la misura cautelare.

I MALTRATTAMENTI
L'uomo ha sopportato per sei anni un rapporto di coppia difficilissimo. Subiva continue minacce e vessazione senza reagire. Sopportava offese, aggressioni fisiche e anche minacce di morte rivolte a lui e ai figli avuti da una precedente relazione.

Tra gli episodi più gravi contestati all'imputata c'erano il lancio della mannaia e del coltello. La donna era gelosa, temeva che il marito avesse altre relazioni e per questo inveiva contro di lui fino ad aggredirlo graffiandogli la faccia. In un'occasione, dopo l'ennesima scenata di gelosia, cominciò a tiragli addosso tutti gli oggetti che c'erano nella stanza. L'uomo, quando ha sporto denuncia per maltrattamenti, ha anche raccontato di essere stato aggredito mentre guidava. La moglie, dopo essersi ubriacata, aggrediva il marito tirandogli i capelli, graffiandolo in faccia e provocandogli con le unghie escoriazioni nelle parti intime.

CHIUSO A CHIAVE
Negli ultimi tempi, per evitare le esplosioni di rabbia della donna, la vittima aveva cominciato a chiudersi a chiave nella camera da letto: temeva che la donna facesse irruzione e lo picchiasse. La misura coercitiva eseguita il 27 novembre 2021 aveva fatto ritrovare alla vittima un po' di serenità.
 

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