Non c'è nessuna prova di irregolarità in merito al programma di acquisto di dispositivi di protezione individuale prodotti in Cina e sprovvisti delle caratteristiche tecniche per la prevenzione da Covid-19. È quanto emerso dall'indagine di Olaf, European anti-fraud office, Ufficio europeo lotta antifrode della Commissione europea.
L'Ufficio ha notificato la chiusura di indagine, relativa agli anni 2020 e 2021.
La Regione Friuli Venezia Giulia era una delle sei regioni sulle quali l'Olaf aveva appuntato l'attenzione per verificare eventuali irregolarità. In questo senso, appunto, l'Olaf «non ha trovato prove di irregolarità commesse dalla Regione». Sulla scorta dell'esito delle indagini, Olaf ha ovviamente informato la Direzione generale per la Politica Regionale e Urbana della Commissione Europea attraverso una raccomandazione finanziaria, insieme al rapporto finale redatto in seguito all'indagine.