La paurosa piena del fiume Noncello
in centro a Pordenone

Domenica 2 Febbraio 2014
PORDENONE - Il ponte di Adamo ed Eva sul Noncello

PORDENONE - Dopo una notte di apprensione con il livello di allarme (posto a 7 metri) superato a mezzanotte di sabato, il fiume Noncello si sta abbassando. La quota dell'acqua è in calo dalle 8 di questa mattina quando aveva raggiunto il picco massimo di 7,21 metri.

La ripresa della pioggia - e le previsioni che la confermano in intensificazione nel pomeriggio - non permettono tuttavia di limitare il livello di attenzione. Alla verifica delle ore 17 di domenica 2, la quota del Noncello è risultata sotto il livello di allarme a 6,58 metri (primo livello di attenzione a 5,50 metri) e continuava a scendere.

La Sala operativa regionale della Protezione civile ha confermato il monitoraggio delle zone dei comuni di Pordenone, Porcia, Prata e Pasiano con l'attivazione di misure di difesa delle zone abitate e delle infrastrutture. Sotto controllo le frane registrate a Borgo Villa e Costa Beorchia in comune di Pinzano (Pordenone) come la frana che minaccia la viabilità e la Torre antica a Spilimbergo (Pordenone).

Situazione sotto controllo anche a Sacile (Pordenone) con il livello del fiume Livenza attestato a 4,77 metri dopo che nella mattinata di sabato era salito fino a 5,81 metri. Riaperte le strade e i parcheggi che erano stati chiusi precauzionalmente.

«Il territorio è in sicurezza e, salvo qualche disagio, i danni a persone sono inesistenti e quelli alle cose sono assai limitati: il sistema regionale regge». Lo afferma l'assessore regionale alla Protezione civile Paolo Panontin, in relazione agli episodi di maltempo che hanno colpito il Friuli Venezia Giulia. «Nell'arco dei due ultimi mesi di dicembre e gennaio sono caduti in regione oltre due metri di acqua per metro quadro, cioè - spiega Panontin - una quantità impressionante di pioggia che sta mettendo in seria difficoltà tutto il sistema idrografico regionale. Sono volumi impressionanti, da circa un secolo mai registrati nel nostro territorio, che avrebbero potuto causare danni gravi e devastazioni che, invece, non ci sono state. Ciò è senza dubbio frutto di un'intensa attività di prevenzione, di previsioni ed allerta efficaci e di un costante monitoraggio ed intervento di emergenza da parte della Protezione civile regionale e dei suoi uomini, coadiuvati dalle migliaia di volontari».

Ultimo aggiornamento: 19:58 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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