Treni fermi e pendolari infuriati: l'odissea sui binari del Friuli per tornare a casa

Venerdì 3 Novembre 2023 di Redazione
La stazione di Pordenone deserta

Il messaggio, che è un rinforzo rispetto a quanto già consigliato dalla Protezione civile regionale, è firmato da Trenitalia: «Non viaggiate».

Semplice quanto banale, perché oggi (venerdì 3 novembre) spostarsi in Friuli con qualsiasi mezzo pubblico sarà del tutto impossibile. Niente treni (Frecce, Italo, Intercity ed Euronight inclusi), niente autobus, niente servizi sostitutivi. C’è di buono che non si potrà ripetere la situazione vissuta ieri (giovedì), con i pendolari infuriati dopo aver preso il treno d’andata per andare al lavoro e in ansia per il ritorno fino all’istituzione di 14 convogli straordinari. Che oggi però non ci saranno. Il Friuli Venezia Giulia è di fatto isolato dal resto d’Italia. L’unico modo per spostarsi resta l’auto, anche se ogni viaggio non strettamente necessario resta sconsigliato. Stavolta il ciclone fa paura. 


I PROBLEMI


La comunicazione iniziale parlava di sospensione del trasporto pubblico locale. Ma da mezzogiorno di ieri si è fermato tutto. Anche i treni. L’ordinanza della Protezione civile, infatti, è stata più precisa: stop al trasporto pubblico locale automobilistico, ferroviario e marittimo da mezzogiorno. È rimasto operativo (e lo sarà anche oggi) solo l’aeroporto di Ronchi dei Legionari. Per il resto, il Friuli è stato tagliato fuori dalla rete dei trasporti nazionale e interregionale. Troppo alto, infatti, il rischio che la rete ferroviaria riportasse danni a causa soprattutto del vento forte. Il problema? Molti pendolari non erano a conoscenza dell’ultima ordinanza e si sono messi in viaggio pensando che i treni fossero in salvo. Risultato? Schermi delle stazioni “impazziti”, ritardi di oltre due ore che poi sono si sono trasformati in cancellazioni. Proteste e rassegnazione tra chi doveva andare a lavorare. Ma la situazione è pure peggiorata nel pomeriggio, fino alla notizia della messa a disposizione di 14 treni d’emergenza lungo le principali linee della regione. «Nella mattinata - ha spiegato Rfi in una nota - è previsto un aggiornamento da parte della Regione in relazione all’evoluzione dell’allerta meteo in base alla quale verranno comunicate condizioni e tempistiche per la ripresa della circolazione dei treni». Ancora tutto fermo, quindi. È la giornata più difficile. 


STUDENTI


Pendolari e studenti del Fvg che dovevano raggiungere il Veneto si sono ritrovati improvvisamente appiedati. Il fermo è scattato a mezzogiorno quando i bus di Atap, Arriva Udine e Apt di Gorizia ma anche tutti i treni regionali sono stati soppressi. La sorpresa è arrivata nel primo pomeriggio quando migliaia di studenti e di pendolari sono dovuti rincasare. Tutti i viaggiatori sono rimasti bloccati al confine regionale. A cercare di porre rimedio è stata Atvo, l’ azienda pubblica di trasporto che ha rafforzato le linee che dal vicino Veneto portano nei territori di Udine e Pordenone. Di fatto gli utenti hanno potuto raggiungere Latisana o Bagnarola e Sesto al Reghena, poi da qui tutti hanno dovuto chiedere ad amici e parenti di andarli a prendere. Non è andata meglio con le ferrovie. Nell’arco della giornata di ieri i treni a lunga percorrenza diretti in Fvg hanno subito limitazioni di percorso; cancellato un Intercity proveniente da Roma e diretto a Trieste. E oggi non andrà meglio. Stop anche a quattro Euronight, programmati per oggi i treni alta velocità previsti in partenza questa mattina da Trieste e diretti a Milano (ore 7.07; ore 9.39), Roma (ore 6.42) e Torino (ore 6) partiranno da Venezia Mestre. Superlavoro anche per i tecnici di Ferrovie dello Stato che da ieri mattina sorvegliano il fiume Tagliamento a Latisana. Per tutta la giornata e la notte appena trascorsa sono sempre rimasti in contatto con la Protezione civile per l’eventuale piena. Per questo è stato previsto anche l’innalzamento del grande ponte ferroviario sulla linea Venezia-Trieste. Un’ opera incredibile che permette di alzare di un paio di metri l’intero viadotto. 

Ultimo aggiornamento: 11:38 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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