La maestra viene trasferita: genitori e sindaco in rivolta contro il ministero

Sabato 9 Settembre 2023 di Cristiana Sparvoli
La maestra viene trasferita: genitori e sindaco in rivolta contro il ministero

PRAVISDOMINI - La maestra è brava e molto amata dai bambini della sua classe, però deve essere trasferita in un altro plesso.

Accade a Pravisdomini (Pordenone), dove il nuovo anno scolastico inizia con la levata di scudi da parte dei genitori della futura quinta A della primaria “Padre Angelo Buodo”. In tutti i modi hanno cercato di ribaltare la decisione del Ministero dell’istruzione e del merito, chiedendo che l’insegnante, in servizio da un quadriennio, rimanga almeno per seguire gli alunni nell’ultimo anno del primo ciclo d’istruzione, momento fondamentale verso la scuola media. Le direttive ministeriali, invece, hanno la prevalenza sulle ragioni della buona didattica e sui sentimenti di alunni e genitori: è una questione di graduatoria, nulla ha a che fare con il merito di una maestra che ha svolto molto bene il proprio compito, seguendo con particolare attenzione gli allievi più fragili. I genitori della quinta A hanno coinvolto il sindaco di Pravisdomini, Davide Andretta, la dirigente dell’istituto comprensivo Cristina Del Bel Belluz, oltre a scrivere al ministero dell’Istruzione. Da Roma è giunta una posizione granitica: la graduatoria comanda. 


MURO CONTRO MURO
Li ha “gelati” il tono della lettera a firma dell’ufficio relazioni con il pubblico, che non lascia adito a proteste genitoriali: «Gli insegnanti vengono chiamati dalla graduatoria e questo è l’unico modo per garantire trasparenza e meritocrazia. Purtroppo, finché l’insegnante non ha completato il suo percorso e non abbia ottenuto il ruolo nella scuola, non è possibile esimerlo dallo spostamento a meno che, per un caso fortuito, il sistema non lo riassegni alla stessa scuola. La graduatoria di cui le parliamo è formata da docenti specializzati, che hanno studiato, si sono formati e continuano a farlo». Perciò al suono della prima campanella i bambini troveranno un’altra maestra.


BRACCIA INCROCIATE
Inizialmente i genitori avevano pensato di lanciare un segnale “forte”, ovvero di non entrare in classe il primo giorno di scuola e di restare fuori della “Buodo”, insieme ai figli, in una sorta di sit in. «Però la maestra trasferita ci ha pregato di entrare per rispetto verso la nuova insegnante, contro cui non abbiamo nulla da dire. La nostra contrarietà riguarda la posizione granitica del ministero», sottolinea Elodie Baccaglini, rappresentante di classe della quinta A, «La docente che se ne va ha seguito la classe dal primo anno ed è stata un fondamentale punto di riferimento per i nostri figli. Durante il periodo dell’emergenza Covid, quando i bambini erano costretti all’isolamento, ha saputo mantenere un ottimo livello di apprendimento e li ha supportati psicologicamente. Siamo sfiduciati dal modo in cui l’istituto scolastico di Pordenone ha risposto all’email e alle telefonate rilasciando risposte basiche, senza tenere conto delle conseguenze che potranno subire gli alunni. Riteniamo inaccettabile che un’insegnante venga trasferita in un altro istituto proprio nell’ultimo anno».


L’INTERVENTO DEL SINDACO
Il primo cittadino ha preso a cuore la questione: «A livello politico mi sono attivato per capire se c’erano possibili soluzioni, ma la normativa non può essere disattesa. Ho inviato una nota all’ufficio scolastico regionale, e per conoscenza all’assessore all’istruzione Alessia Rosolen, facendo presente che queste regole andrebbero cambiate per il bene degli alunni. Anche per questo è auspicabile l’adozione dell’autonomia scolastica nella nostra regione».
 

Ultimo aggiornamento: 12:02 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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