PORDENONE - Sono undici i lavoratori in nero individuati dalla guardia di finanza di Pordenone nel corso di 6 interventi. Nel capoluogo ne sono stati identificati due: uno in un centro massaggi orientale ed uno in una postazione itinerante di vendita di vasi di terracotta.
Il risultato più rilevante è stato, però, raggiunto tra le “vigne” di Caneva, dove sono stati scoperti 8 lavoratori impegnati nella raccolta dell’uva. Il folto gruppo, composto da pakistani ed indiani, era alle dipendenze di una ditta, gestita da un altro straniero, che risultava aver siglato un contratto di appalto con la società agricola proprietaria del vigneto. Sei braccianti (tra cui 4 clandestini, di cui uno con un provvedimento di espulsione emesso dal Prefetto di Torino) sono risultati completamenti “in nero”.
Per tutti è stata disposta la sospensione dell'attività oltre alla maxi multa, maggiorata del 20% per l'azienda che impiegava i braccianti clandestini.