FONTANAFREDDA - Incidente questa sera, 8 novembre, a Fontafredda. Il bilancio è di un morto. Lo schianto lungo la statale statale 13 all'altezza del negozio di abbigliamento "Sorelle Ramonda" all'incirca alle 19. Due le auto coinvolte una Fiat 500 e una Clio. Ad avere la peggio l'uomo che era alla guida della Seicento che è stato trasportato in ambulanza nell'ospedale di Pordenone in condizioni gravissime ed è morto subito dopo il suo arrivo in Pronto soccorso.
Per Stefano Targa, pordenonese di 49 anni che si trovava al volante della sua Fiat 500, non c'è stato nulla da fare. È morto appena è arrivato al Pronto soccorso dell'ospedale Santa Maria degli Angeli di Pordenone, dov'era stato trasportato d'urgenza.
Inutili i prolungati tentativi di rianimazione.
I FATTI
A quell'ora la Pontebbana era trafficata e l'asfalto non era del tutto asciutto. Il conducente a bordo della Renault Clio stava svoltando per entrare nel parcheggio del centro commerciale, quando l'auto su cui viaggiava Stefano Targa gli è piombata addosso. L'impatto è stato violento e ha deformato la parte anteriore del veicolo. Immediata la chiamata ai soccorsi. I sanitari sono giunti sul posto anche con l'elisoccorso, che però è decollato vuoto in direzione di Udine. Il personale sanitario ha provato a rianimare sul posto il 49enne pordenonese. I tentativi sono proseguiti a bordo dell'ambulanza ma sono risultati vani. Il suo cuore ha smesso di battere al Pronto soccorso pordenonese.
L'autista della Renault Clio invece non è in pericolo di vita e non ha riportato ferite gravi. Sul posto, per i rilievi del caso, i carabinieri del Nucleo operativo radiomobile di Sacile, che hanno anche disciplinato il traffico. Intervenuti i vigili del fuoco di Pordenone per la messa in sicurezza.
LA VITTIMA
Il nome di Stefano Targa è particolarmente conosciuto tra i tifosi più affezionati del Pordenone Calcio, realtà ormai sparita dal panorama sportivo locale ma nel cuore del 49enne morto ieri nell'incidente di Fontanafredda.
Sono tante, sul suo profilo Facebook, le foto che lo ritraggono con la sciarpa neroverde del ramarro. Alcune lo immortalano anche al fianco dell'allora presidente Mauro Lovisa, dell'ex capitano della squadra Mirko Stefani e dei tanti amici tifosi con cui ha condiviso tante giornate in curva e le trasferte per seguire la sua squadra del cuore. Lavorava per un benzinaio del Sacilese ed era conosciuto in città.
