PORDENONE - Avrebbe escluso responsabilità di terzi nel decesso l'autopsia eseguita stamani sul corpo di Halex Hale, il militare americano di 24 anni, addetto al reparto trasmissioni del 31/o Fighter Wing della Base di Aviano, trovato privo di vita nel fiume Livenza, a Sacile (Pordenone). «Siamo lontani da ipotesi suicidarie o omicidarie - hanno riferito gli investigatori, ipotizzando la pista dell'incidente - ma per stabilire con certezza le cause della morte occorrerà attendere anche l'esito degli esami alcolemici».
La Procura di Pordenone ha assegnato un mese di tempo per giungere alle conclusioni, così da poter ragguagliare le autorità americane che si sono attivate chiedendo di far luce sul tragico episodio. Secondo quanto redatto nel verbale dall'anatomopatologo Giovanni Del Ben, sarebbe impossibile stabilire la data della morte, anche se è verosimile che sia avvenuta nella medesima sera della scomparsa di Hale, lo scorso 2 luglio. Tra le possibili cause del decesso l'asfissia da annegamento, l'ipotermia o un brusco sbalzo di temperatura capace di provocare un arresto cardiaco: il giovane militare americano sarebbe caduto accidentalmente nel Livenza, morendo senza poter reagire.
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