PORDENONE - Continua il botta e risposta tra le associazioni Lav ed Enpa, l'ufficio di tutela degli animali di Pordenone e l'assessore Cristofori. «Spiace ancora una volta dover constatare come il Comune non si renda conto della grave sofferenza in cui versa il territorio in merito alla situazione del randagismo felino», accusano le associazioni, sostenendo come l'atteggiamento a loro dire «troppo da perfetti burocrati» porti ad un totale scollegamento con la realtà quotidiana, inoltre accusano i funzionari dell'ufficio tutela per gli animali di avere «un atteggiamento arrogante e di assoluta assenza di empatia nei confronti e cognizione dei più semplici e basilari principi di etologia felina».
Come già sostenuto dalle associazioni, infatti, lo spostamento da una colonia all'altra dei felini potrebbe risultare pericoloso e ciò definirebbe un una «conoscenza assai approssimativa della biologia comportamentale».
L'assessore racconta di come l'amministrazione comunale si stia fortemente impegnando su questa tematica, sia attraverso la già avvenuta destinazione di fondi per le necessità sanitarie dei felini, ma anche con incontri formativi, come quelli avvenuti qualche settimana riguardanti la formazione e l'informazione, che avevano come obbiettivo quello di formare i già responsabili di colonia e i nuovi volontari che si prenderanno cura dei felini, o quelli previsti in futuro con lo scopo di sensibilizzare la popolazione contro l'abbandono degli animali.
L.R.