Consigliava come aggirare il fisco con false fatture e fallimenti pilotati. Commercialista nei guai, perquisito lo studio

Professionista di Chions coinvolto in un’indagine in Toscana. Distrazioni e prestanome per non pagare Fisco e creditori

Giovedì 28 Settembre 2023
Consigliava come aggirare il fisco con false fatture e fallimenti pilotati. Commercialista nei guai, perquisito lo studio

PORDENONE - Fallimenti pilotati da un finto commercialista, fatturazioni fasulle e una girandola di prestanomi. C’è anche un consulente fiscale di Chions, M.D., 48 anni, coinvolto nell’inchiesta della Guardia di finanza di Firenze per aver consigliato alcuni aggiustamenti che avrebbero permesso alle aziende di sottrarre beni aggredibili dal Fisco o dai creditori.

Il professionista è stato sottoposto l’altro a una perquisizione nel suo studio di Chions. Ventidue sono gli indagati - si va dalla bancarotta fraudolenta e documentale fino alla sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte - tra Firenze, Livorno, Milano, Reggio Calabria, Lucca, Pisa, Roma e Frosinone. Ai cinque principali indagati è stata applicata una misura cautelare: uno è in carcere, gli altri quattro di domiciliari.


IL MECCANISMO
Secondo i finanzieri fiorentini del 2° Nucleo Operativo Metropolitano di Firenze, a gestire il sistema sarebbe stata una famiglia toscana. Attraverso prestanome e con la collaborazione di consulenti che esercitavano abusivamente la professione di dottore commercialista, sono state intestate fittiziamente a “teste di legno” alcune società che erano gravate da importanti debiti sia commerciali che erariali. Si tratta di una dinamica diversa dalle solite frodi carosello finalizzate all’evasione dell’Iva o altre fattispecie di bancarotta. Con questo sistema modo i titolari delle aziende evitavano conseguenze civili e penali, oltre a non pagare il Fisco. In alcuni casi - spiega in una nota la Guardia di finanza - «le società restavano inattive e venivano svuotate dei propri asset principali, in altri continuavano ad operare gestite dai vecchi proprietari e in altri ancora venivano utilizzate solo per emettere fatture e far circolare denaro tra le varie società di famiglia». L’attività investigativa avrebbe accertato - su suggerimenti dei professionisti coinvolti - trasferimenti di beni da una società a un’altra, quest’ultima costituita appositamente, senza alcun versamento dei corrispettivi. 


GLI INDAGATI
L’indagato principale è un 53enne, F.M. le sue iniziali, a cui si contesta anche l’esercizio abusivo della professione di commercialista. È indicato come l’amministratore di fatto di quasi tutte le società: è in custodia cautelare in carcere. Nella rete dei consulenti, oltre al 48enne di Chions, anche B.M. (71) e E.B. (60) di Reggio Calabria, entrambi agli arresti domiciliari, come le due teste di legno L.B., 67 anni, e S.T. (49).


SEQUESTRO
È stato eseguito anche un sequestro preventivo finalizzato alla confisca diretta di tre immobili a Reggio Calabria del valore di 750mila euro e valori fino alla concorrenza della stessa. È stato inoltre disposto un sequestro preventivo per equivalente di 106.651 euro nei confronti di tre indagati sospettati di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte, bancarotta fraudolenta e cagionamento doloso del dissesto. Il procedimento è ancora in fase preliminare. 

Ultimo aggiornamento: 29 Settembre, 09:51 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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