PORDENONE - Faceva paura anche nel Friuli occidentale la fine del blocco dei licenziamenti.
GRANDI AZIENDE
La prima ad “allungare” i contratti a tempo determinato ai giovani addetti entrati in fabbrica nell’ultimo anno è stata la Electrolux di Porcia. Non si tratta di assunzioni a tempo indeterminato (come nei mesi scorsi la multinazionale aveva ipotizzato) ma di contratti a termine anche di un anno. Una ventina di assunzioni, sempre a tempo indeterminato, sono state fatte negli ultimi giorni anche alla Electrolux Professional, dove dopo oltre un anno è tornato lo straordinario al sabato. L’azienda di Vallenoncello ha attraversato una fase di forte rallentamento dovuto all’emergenza sanitaria. Dal marzo 2020 la chiusura mondiale di bar, ristoranti, hotel aveva fatto crollare la domanda di cucine, forni e lavastoviglie professionali destinate proprio alla filiera della ristorazione e del turismo. Il mercato, soprattutto estero, si è risvegliato: a Vallenoncello è calato il ricorso alla cassa integrazione usata a rotazione e si sono assunti circa venti operai. Un altro caso di ripresa dopo un lungo periodo “buio” è quello della Savio di Pordenone. Da inizio estate hanno fatto ingresso nella fabbrica di Borgomeduna 35 lavoratori. Anche in questo caso si tratta di assunzione a termine, alcuni contratti arrivano a fine anno, altri a fine estate. Ma se le condizioni del mercato internazionale del tessile troveranno conferma anche dopo le ferie non è escluso che una parte dei neo-assunti possa essere confermata.
SIAP MANIAGO
Dove si è fatta la scelta di assumere a tempo indeterminato è alla Siap di Maniago. La società del Gruppo Carraro (specializzata nella produzione di componenti per macchine agricole, occupa quasi 400 dipendenti complessivi) ha stabilizzato una ventina di lavoratori che aveva precedentemente assunto con contratti a termine. Una decina di nuovi ingressi assunti a termine. «Queste assunzioni - sottolinea Gianni Piccinin, segretario provinciale della Fim Cisl - sono la dimostrazione che una ripresa c’è. Non c’è molta visibilità poiché la situazione, legata anche all’andamento dei contagi Covid, mostra ancora margini di incertezza per i mesi futuri. Ma la situazione nella metalmeccanica e nell’industria in genere è in questo momento positiva. Il fatto importanti aziende stiano assumendo è un segnale che gli ordini ci sono. Anche se molte imprese sono alle prese con la carenza di materie prime e componenti. Avrebbero molto lavoro che, proprio per il guaio internazionale dei prezzi e della difficoltà di approvvigionamento, che non riescono a soddisfare. E non mancano i casi in cui, proprio per questo problema, si è già ricorsi a fermate e a cassa integrazione».