Covid in Fvg, così il vaccino ha salvato l'estate nonostante la variante Delta: evitata ogni restrizione

Lunedì 20 Settembre 2021 di Marco Agrusti
Un reparto di Terapia intensiva
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È stata chiamata quarta ondata, ma grazie ai vaccini è stata un’ondina.

E si sta spegnendo senza nemmeno una zona gialla, per la prima volta nella storia della pandemia. Ma soprattutto ha provocato in media un ottavo dei ricoveri in Terapia intensiva rispetto alla terza, cioè la peggiore ondata degli ultimi 18 mesi quanto a pressione sul sistema sanitario regionale. 


IL CONFRONTO


A marzo il Friuli Venezia Giulia affrontava e superava il picco della terza ondata. Il vaccino era presente tra gli anziani con più di 80 anni solo da qualche settimana. Erano immunizzati solo i sanitari e gli ospiti delle case di riposo. La regione viaggiava a una media di 900 contagi al giorno, con una punta di 1.058 casi il 18 del mese. Si era alle porte della zona rossa. E gli ospedali esplodevano di pazienti, con un picco nelle Rianimazioni di 82 malati gravi raggiunto il primo giorno di primavera. Mai così tanti dall’inizio della pandemia. Negli stessi giorni i malati nelle Medicine raggiungevano quota 600 in tutta la regione. La quarta ondata invece ha scritto una storia totalmente diversa, nonostante la maggiore aggressività della variante Delta rispetto a quella già elevata del ceppo inglese responsabile del Covid di primavera. Al massimo, infatti, si sono toccati i 13 malati in Terapia intensiva e i 53 pazienti nei reparti di Area medica. Il 90 per cento dei letti è stato occupato da persone non vaccinate contro il Covid. E il Friuli Venezia Giulia, grazie anche ai nuovi criteri, non ha mai intravisto nemmeno l’ombra della zona gialla, figuriamoci l’arancione o il rosso. 


IL FUTURO


Per la seconda settimana consecutiva i contagi sono in calo. Erano stati 821 domenica scorsa, sono risultati 657 al termine dei sette giorni che si sono conclusi ieri. «L’ondata è in ritirata - ha confermato l’epidemiologo Fabio Barbone, capo della task force regionale per l’emergenza - e ha prodotto una pressione sanitaria assolutamente gestibile. Ora siamo di fronte al test legato al rientro a scuola dei ragazzi». Sarà questa la prossima sfida: misurare la variante Delta in ambienti a basso tasso di vaccinazione. 


L’IMPENNATA


Infine i numeri dell’effetto Green pass sui vaccini. Si è rilevata infatti la seguente progressione di richieste: 1.649 (mercoledì 15); 2.624 (giovedì 16); 4719 (venerdì 17). Tra i 50 e i 59 anni si è passati da 264 a 1.069 richieste. Molto marcata anche la crescita nella fascia tra i 40 e i 49 anni: da 301 a 1.181 richieste. Stessa tendenza poi anche nella categoria tra i 30 e i 39 anni dove si è verificata una triplicazione di richieste di prenotazioni: da 348 a 995. Aumento significativo anche per le classi 20-29 e 60-69: da 282 a 760 e da 125 a 320.

Ultimo aggiornamento: 17:34 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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