È stata chiamata quarta ondata, ma grazie ai vaccini è stata un’ondina.
IL CONFRONTO
A marzo il Friuli Venezia Giulia affrontava e superava il picco della terza ondata. Il vaccino era presente tra gli anziani con più di 80 anni solo da qualche settimana. Erano immunizzati solo i sanitari e gli ospiti delle case di riposo. La regione viaggiava a una media di 900 contagi al giorno, con una punta di 1.058 casi il 18 del mese. Si era alle porte della zona rossa. E gli ospedali esplodevano di pazienti, con un picco nelle Rianimazioni di 82 malati gravi raggiunto il primo giorno di primavera. Mai così tanti dall’inizio della pandemia. Negli stessi giorni i malati nelle Medicine raggiungevano quota 600 in tutta la regione. La quarta ondata invece ha scritto una storia totalmente diversa, nonostante la maggiore aggressività della variante Delta rispetto a quella già elevata del ceppo inglese responsabile del Covid di primavera. Al massimo, infatti, si sono toccati i 13 malati in Terapia intensiva e i 53 pazienti nei reparti di Area medica. Il 90 per cento dei letti è stato occupato da persone non vaccinate contro il Covid. E il Friuli Venezia Giulia, grazie anche ai nuovi criteri, non ha mai intravisto nemmeno l’ombra della zona gialla, figuriamoci l’arancione o il rosso.
IL FUTURO
Per la seconda settimana consecutiva i contagi sono in calo. Erano stati 821 domenica scorsa, sono risultati 657 al termine dei sette giorni che si sono conclusi ieri. «L’ondata è in ritirata - ha confermato l’epidemiologo Fabio Barbone, capo della task force regionale per l’emergenza - e ha prodotto una pressione sanitaria assolutamente gestibile. Ora siamo di fronte al test legato al rientro a scuola dei ragazzi». Sarà questa la prossima sfida: misurare la variante Delta in ambienti a basso tasso di vaccinazione.
L’IMPENNATA
Infine i numeri dell’effetto Green pass sui vaccini. Si è rilevata infatti la seguente progressione di richieste: 1.649 (mercoledì 15); 2.624 (giovedì 16); 4719 (venerdì 17). Tra i 50 e i 59 anni si è passati da 264 a 1.069 richieste. Molto marcata anche la crescita nella fascia tra i 40 e i 49 anni: da 301 a 1.181 richieste. Stessa tendenza poi anche nella categoria tra i 30 e i 39 anni dove si è verificata una triplicazione di richieste di prenotazioni: da 348 a 995. Aumento significativo anche per le classi 20-29 e 60-69: da 282 a 760 e da 125 a 320.