Guerra alla variante delta con la seconda dose: ecco quando sarà protetto il Fvg

Sabato 3 Luglio 2021 di Marco Agrusti
Una vaccinazione contro il Covid

La guerra alla variante Delta, intesa come la corsa contro il tempo per evitare che il nuovo ceppo possa provocare non solo contagi (si è visto in Gran Bretagna che da soli non costituiscono affatto un problema) ma soprattutto morti e ricoveri, passa da una sola operazione: la vaccinazione di massa non con una, ma con entrambe le dosi.

Quindi la protezione totale. Ed ecco che proprio sul nuovo fronte caldo della pandemia si terrà la battaglia decisiva in vista dell’autunno: chi arriverà prima a una copertura costituita da entrambe le dosi, starà meglio. Quindi, come è messo il Friuli Venezia Giulia in questa corsa all’immunità per creare uno scudo nei confronti della variante? Bene, in prospettiva addirittura in modo ottimo. E luglio sarà il mese decisivo per arrivare al traguardo. 


I NUMERI


Il presidente Fedriga ha sempre detto di non voler fare classifiche. Ma in questo caso ce n’è una che supera le altre per importanza contingente. Riguarda la percentuale di popolazione che ha già ricevuto il richiamo, e che quindi può dirsi abbondantemente al sicuro anche nei confronti della nuova minaccia. Ebbene, in questo momento il Friuli Venezia Giulia è sul podio nazionale, quindi tra le regioni più avanti sulla strada dell’immunità contro la variante Delta. E la media italiana è stata superata. Ecco il dettaglio. La regione che sta facendo meglio al momento è il Lazio, con il 37 per cento della popolazione che ha ricevuto dopo la prima, anche la seconda dose del vaccino, oppure il monodose Johnson&Johnson. Alle spalle del Lazio, due regioni vicinissime tra loro: sono la Puglia e appunto il Friuli Venezia Giulia. Il Tacco d’Italia ha il 34,7 per cento di completamente vaccinati, mentre il Fvg si ferma poco sotto, cioè al 34,5 per cento. Poi vengono Liguria, Trento, Molise e tutte le altre. La media italiana? È inferiore, e precisamente si posiziona al 32,5 per cento di popolazione totalmente protetta con la seconda dose. 


LA PROGRESSIONE


A questo dato, importante, bisogna poi aggiungerne un altro. È quello che riguarda i cittadini che in questo momento sono in attesa del richiamo e che hanno già effettuato la prima iniezione. In Friuli Venezia Giulia si parla del 22 per cento della popolazione residente sul territorio regionale. A breve, quindi, la copertura totale raggiungerà il 66,5 per cento. Mancherà pochissimo, allora, per raggiungere il 70 per cento della popolazione, cioè l’obiettivo fissato all’inizio della campagna vaccinale, quando in regione arrivavano le prime fiale ed era pieno inverno. E considerando il fatto che ogni giorno - seppur molto lentamente - l’adesione guadagna qualche decimo di punto, si tratta di un obiettivo assolutamente alla portata. Entro quando? Se il ritmo delle somministrazioni si manterrà costante (il Fvg supera sempre i target comunicati dalla gestione commissariale), il risultato si potrà ottenere già prima della metà di agosto. «Bisogna potenziare il sequenziamento e tracciamento, mettere in campo strategie di screening per chi arriva dall’estero e accelerare la somministrazione del vaccino negli over60 ancora totalmente o parzialmente scoperti, senza dimenticare le precauzioni base, soprattutto l’uso della mascherina nei luoghi affollati e al chiuso», ha spiegato il presidente del Fvg, Massimiliano Fedriga. Assembramenti e screening sono sì parte del problema, ma l’arma è il vaccino. E il Fvg, a patto di migliorare l’adesione, sarà tra le prime regioni d’Italia a proteggersi con la seconda dose. 

Ultimo aggiornamento: 08:15 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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