Covid Fvg, uscita dall'isolamento: ora basta un giorno. Green pass dopo terza dose, ancora problemi

Lunedì 14 Febbraio 2022 di Marco Agrusti
Covid Fvg, uscita dall'isolamento: ora basta un giorno. Green pass dopo terza dose, ancora problemi

Il dato freddo è quello contenuto dal rapporto settimanale dell'Istituto superiore di sanità: nell'ultimo documento si è parlato apertamente di 14mila casi sconosciuti, cioè per i quali non è stata mai fatta l'indagine epidemiologica.

La settimana precedente erano praticamente il doppio. Significa che qualcosa, nel sistema della prevenzione, è tornato a funzionare. Come detto, però, si tratta di un dato freddo. La sensazione più calda arriva invece dalla pancia del sistema, composto da Dipartimenti di prevenzione, medici di medicina generale e farmacie. È da lì che si capisce che per migliaia di cittadini residenti in Friuli Venezia Giulia l'incubo sia davvero alla fine. E si sta parlando delle mille peripezie che tante persone hanno dovuto affrontare sia per avere il Green pass dopo la vaccinazione, sia soprattutto per uscire dalla quarantena e dall'isolamento.


L'ACCELERAZIONE

Nella fase peggiore della quarta ondata, cioè all'incirca tre settimane fa, per ottenere lo sblocco dell'isolamento o la fine della quarantena i cittadini del Friuli Venezia Giulia erano costretti ad attendere anche quattro-sette giorni. Tutto questo dopo la certezza di un tampone negativo (magari domestico) che però non consentiva automaticamente di tornare al lavoro, a scuola, o semplicemente di uscire e di godere della propria legittima libertà. Questo perché i Dipartimenti di prevenzione erano letteralmente saltati. Ottenere un tampone ufficiale era diventato letteralmente impossibile e il sistema informatico regionale arrancava nel tentativo di stare dietro a tutte le richieste. Decine di migliaia, visti i numeri del contagio che poi diventavano dati dei guariti. Ma adesso le cose sono cambiate. Sono state decisive due operazioni: il coinvolgimento (all'inizio balbettante) delle farmacie e l'accordo firmato con i medici di medicina generale. «Ogni giorno - ha spiegato il presidente dell'Ordine dei medici di Pordenone, Guido Lucchini - riusciamo a gestire le richieste dei nostri pazienti per quanto riguarda lo sblocco della quarantena e dell'isolamento. Ne arrivano molte, perché si tratta di contagi riferiti in alcuni casi anche a venti giorni fa, quando i numeri erano molto più alti. Ma il sistema adesso funziona molto meglio». Al punto che sono gli stessi Dipartimenti di prevenzione, ora, a chiamare nuovamente gli utenti per offrire la possibilità di uscire dall'isolamento o dalla quarantena con un tampone nei centri originari, quindi ad esempio al Giordani di Pordenone. Solo pensarlo, qualche settimana fa era assoluta fantascienza. Adesso invece un test per terminare l'isolamento e tornare liberi lo si riesce ad ottenere - in forma gratuita - anche in meno di 24 ore. Ha facilitato le operazioni anche la possibilità offerta dalle farmacie in accordo con la Regione: ora, ad esempio, basta un'autocertificazione per dire al farmacista di far parte della categoria che può richiedere il tampone gratis d'uscita dal lockdown personale.


I NODI DA SCIOGLIERE

Non va ancora tutto bene per quanto riguarda invece la registrazione della vaccinazione, specie la terza dose. Sono ancora migliaia - anche se il numero si sta riducendo ogni giorno - i cittadini residenti in Friuli Venezia Giulia che sono costretti ad attendere diversi giorni prima di ottenere il nuovo Green pass dopo aver ricevuto il booster vaccinale. È un problema ancora fastidioso, dal momento che in molti casi si tratta di persone con la seconda dose ormai datata e con la prima certificazione che risulta scaduta. I Dipartimenti di prevenzione sono chiamati ad accelerare anche su questo punto, mettendo mano ai dati - spesso sbagliati - che arrivano dai centri vaccinali della regione.
 

Ultimo aggiornamento: 10:21 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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