Il Covid colpisce soprattutto i bambini: tanti i positivi under 12

Martedì 12 Luglio 2022 di Loris Del Frate
Il Covid colpisce soprattutto i bambini in Friuli Venezia Giulia

FRIULI VENEZIA GIULIA - Il virus continua a colpire duro in regione. E tra le persone più esposte ci sono i bambini nella fascia di età che va dai 4 ai 12 anni che non hanno fatto neppure una dose di vaccino. Se sino ad ora i più piccoli erano scampati al virus, in questa ondata sono quelli che alzano maggiormente la percentuale dei contagi. C'è subito da dire che fortunatamente non si segnalano casi gravi e neppure un gran numero di ricoveri rispetto a quanti, invece, restano contagiati. Ne sanno qualcosa al pronto soccorso pediatrico di Pordenone, diretto dal primario, Roberto Dall'Amico. «In effetti - spiega - il numero dei bambini che arrivano qui con vari sintomi legati al Covid è decisamente molto alto. Possiamo dire che almeno l'80 per cento una volta fatto il tampone, risulta positivo al virus. I sintomi sono i più variegati, si va dalla febbre al mal di gola, passando per gli sfoghi cutanei fino alle patologie respiratorie. Del resto oggi il virus da pandemico è diventato endemico, quindi c'era da aspettarselo. Inoltre quella fascia pediatrica non è stata vaccinata». È almeno da due settimane che gli accessi al pronto soccorso pediatrico, legati al Covid, sono in aumento. Ovviamente crescono anche le attese. «Possiamo dire - conclude Dall'Amico - che c'è un aspetto positivo, ossia solo un bimbo su 100 ha la necessità di un ricovero».


GLI ADULTI
Se i bambini sono quelli maggiormente esposti è anche vero che i pronto soccorso degli ospedali di Pordenone e Udine hanno visto aumentare in maniera decisamente importante gli accessi. Il 70% risulta positivo al Covid anche se una buona fetta di persone è asintomatica o accusa sintomi lievi. L'affluenza, però, soprattutto al Santa Maria degli Angeli, sta creando una sorta di imbuto che spesso, in attesa di un letto, costringe i sanitari a far attendere i pazienti da ricoverare nelle barelle piazzate in corridoio. Tanto per fare un esempio ieri a Pordenone alle 15.30, c'erano 42 persone al Pronto soccorso. Tra questi un codice rosso entrato subito, dodici arancioni, tredici azzurri, quattro verdi e un bianco. Mediamente il lunedì pomeriggio, senza il Covid, i pazienti presenti arrivavano a 15, massimo venti. A Udine, invece, in attesa c'erano 74 persone. Di queste un codice rosso (subito trattato), 25 arancioni, 17 azzurri e 1 bianco.

Da aggiungere che una buona fetta di ricoveri sono di persone anziane con più malattie, trovati positive anche al Covid. In questo caso vengono ricoverati nei reparti di competenza, mentre chi entra solo a conseguenza del virus va nel padiglione isolato dell'ex Pneumologia.


USCA
Si potenzia il territorio. Sarà infatti garantito un adeguato riconoscimento economico ai medici che dalle Unità speciali di Continuità assistenziale (Usca) decideranno di passare alle Unità di Continuità assistenziale (Uca) e la regione sta studiando una misura di circa 5 milioni di euro per intervenire, in tempo di pandemia, sulle sofferenze di gestione dei bilanci delle strutture residenziali per non autosufficienti convenzionate che denunciano limiti derivati da mancati ricavi per le difficoltà registrate negli ultimi tempi.


I CASI DI IERI
Ieri, 11 giugno, in Friuli Venezia Giulia su 1.146 tamponi molecolari sono stati rilevati 151 nuovi contagi. Sono inoltre 1.317 i test rapidi antigenici realizzati, dai quali sono stati rilevati 403 casi. Le persone ricoverate in terapia intensiva sono 6 (non ci sono aumenti) mentre i pazienti ospedalizzati in altri reparti sono 191. In questo caso c'è da registrare una crescita. A rendere noti i numeri la Direzione centrale salute della Regione Fvg nel bollettino quotidiano. Da registrare anche il decesso di una persona a Pordenone.

 

Ultimo aggiornamento: 13 Luglio, 10:17 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci