Blitz antidroga, il cane si fionda nel garage del vicino: arrestato un imbianchino e la moglie

Venerdì 24 Novembre 2023
Operazione antidroga ieri a Maniago

MANIAGO (PORDENONE- Zico, lasciato libero in area, non poteva che andare in gol. Stavolta il campione non indossa la maglia numero 10, ma la pettorina dei cani antidroga del Nucleo cinofili dei carabinieri di Torreglia. L'altro ieri è stato impiegato in un'operazione dei carabinieri di Maniago insieme a un altro cane, Garwin. Al termine della perquisizione, lasciato per un istante libero nel cortile, si è fiondato nel garage dei vicini di casa, sordo a ogni richiamo. Il motivo? Ha fiutano una ventina di piante di cannabis messe ad essiccare. L'attenzione dei militari dell'Arma si è quindi spostata nell'abitazione di W.D., imbianchino maniaghese di 61 anni, e della moglie J.C., 65enne, entrambi incensurati. Oltre alle venti piante, di cui una dozzina alte un metro, sono stati sequestrati 35 rametti di cannabis. La coppia ha poi consegnato 600 grammi di marijuana pronta all'uso sistemati in sacchetti, barattoli e scatole di legno che si trovavano in casa.

La coppia si trova agli arresti domiciliari per la detenzione di stupefacente: 2 chilogrammi tra piante e inflorescenze. La loro posizione sarà valutata dal sostituto procuratore Federica Urban, che ha disposto anche l'analisi della sostanza sequestrata. Secondo il difensore - l'avvocato Luca Donadon - non vi sarebbe alcuna evidenza di attività di spaccio: «La detenzione è per uso personale, peraltro le piante sono marce».

L'INDAGINE
Si sviluppa nel tempo, invece, l'attività di indagine che l'altro ieri ha impegnato i carabinieri della Compagnia di Spilimbergo, coadiuvati dai colleghi delle stazioni di San Daniele, Casarsa, Cordovado, Fontanafredda e Sacile, oltre al Nucleo Cinofili di Torreglia. I militari della stazione di Maniago da maggio stavano monitorando alcuni ragazzi della zona, tra i 17 e 18 anni, che avevano trovato un canale di spaccio proprio nel maniaghese. Dopo cinque mesi di pedinamenti e monitoraggi, la Procura ha delegato undici perquisizioni locali e personali nei confronti di persone che gli inquirenti ritengono coinvolte nell'attività di spaccio. Uno dei controlli era proprio nella casa accanto a quella dei due coniugi finiti ai domiciliari.

LA MISURA CAUTELARE
Le perquisizioni sono coincise con l'esecuzione di una misura cautelare che il sostituto procuratore Marco Faion ha chiesto nei confronti di Bogdan Monteanu, 43 anni, origini romene, residente a Cavasso Nuovo. Dalle indagini emerge che l'uomo sarebbe «il regista e il principale protagonista» del giro di stupefacente, prevalentemente hascisc. Per Monteanu, difeso dall'avvocato Alessandro Magaraci, il gip Rodolfo Piccin ha previsto i domiciliari. I carabinieri, nel corso della lunga attività di osservazione, lo indicano come il punto di riferimento del giro di droga. La sua abitazione era diventata la meta, anche quotidiana, di numerosi consumatori della zona, ma anche di alcuni pusher.

I SEQUESTRI
Le perquisizioni dell'altro ieri hanno coinvolto una quarantina di militari dell'Arma. Sono state sequestrate anche modiche quantità di stupefacenti che confermerebbero le ipotesi investigative. Recuperate anche alcune munizioni di cui è vietata la detenzione. Del tutto inaspettato, invece, il finale della perquisizione che ha portato Zico a fiutare le piante di cannabis nel garage dell'insospettabile coppia di Maniago.
 

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