PORDENONE - La prima regione che farà da apripista al concorso straordinario bis per stabilizzare una parte dei precari è il Friuli Venezia Giulia.
I PROBLEMI
Le richieste sono semplici: «Abbiamo pagato una tassa di iscrizione di ben 128 euro e dovremo a nostre spese acquisire crediti formativi prima del ruolo o dell'abilitazione. Chiediamo di sorteggiare la traccia 24 ore prima della prova orale, come è stato per tutti i precedenti concorsi». Il comitato, arrivato già a 1.642 professori, fa notare che a pochi giorni dalla prova non si comprende di quale tipologia sarà. Alcuni candidati entreranno nel meccanismo del ruolo facendo scena muta all'orale, quando i posti disponibili sono maggiori rispetto ai candidati. Negli altri casi, in media un 40% degli insegnanti non potrà accedere alla formazione abilitante, ferma dal 2014. È intervenuto il docente universitario di Linguistica e già commissario d'esame Massimo Arcangeli, che ora ritiene «iniqua e tiranna» quest'ultima procedura. «L'estensione dei programmi a cui è sottoposta l'analisi dei candidati è clamorosa - riferisce -, la prova è infattibile se non verrà data la traccia 24 ore prima».
IN PROVINCIA
Sul caso si è espressa anche la Cisl scuola, con la segretaria regionale Antonella Piccolo. «Non può passare questa modalità, in quanto si darebbe un'idea di scuola improvvisata. il docente arriva in classe con un progetto, dopo aver studiato la tipologia di allievi, così i candidati devono avere il tempo di riflettere su come dovrà essere impostata la loro prova. Al momento il ministero ci ha risposto di no, ma noi continueremo a chiedere la stabilizzazione dei precari e la graduatoria che ne conseguirà a scorrimento, come avverrà per il concorso ordinario». «Stiamo lavorando per un intervento sullo straordinario bis riferisce Mario Pittoni, responsabile Scuola della Lega abbiamo una serie di proposte e approfondiremo la praticabilità». «L'incertezza sulle modalità di espletamento della prova è un fattore che influenza negativamente lo studio che dovrà essere concentrato in tempi molto brevi, molti docenti sono impegnati nelle commissioni di maturità», riferisce il comitato che chiede a gran voce «l'istituzione di una graduatoria di merito, in cui siano inclusi tutti i partecipanti, da cui attingere anche negli anni futuri per le immissioni in ruolo a coprire cattedre vacanti, che già stiamo occupando come precari e la possibilità, per tutti gli iscritti al concorso, di partecipare al corso abilitante». «Chi gestisce i concorsi per le assunzioni commenta Marcello Pacifico, presidente Anief non ha chiaro che per la Corte di giustizia europea, l'unica giustificazione sull'abuso dei contratti a termine è la previsione di un canale certo per l'immissione in ruolo, chiediamo di garantire l'inserimento nelle graduatorie di merito di tutti i partecipanti. Gli attuali candidati hanno un trattamento diverso rispetto ai colleghi precari della prima procedura straordinaria».