«Siamo i Coma_Cose, musicisti e fidanzati: Sanremo ci ha lanciati, ora il nuovo disco»

Giovedì 15 Aprile 2021 di Valentina Silvestrini
I Coma_Cose

Un disco nato in un anno sospeso, quello della pandemia, durante il quale per muoversi era necessario tornare indietro nel tempo, rileggere il proprio passato. Questo è Nostralgia, il nuovo album dei Coma_Cose in uscita domani - 16 aprile - per Asian Fake/Sony Music, in cui il duo composto da Francesca Mesiano (nome d'arte California) e Fausto Zanardelli (in arte Fausto Lama) abbandona le dimensioni sonore urban e il loro caratteristico rimando di giochi di parole, per approdare a una produzione discografica molto più intima.
«L'anno passato è stato come vivere in una terra di mezzo.

Il disco ha questo senso di incertezza e dubbi, è un disco di passaggio» hanno raccontato i due musicisti durante la conferenza stampa di lancio della nuova produzione.

«La scrittura è stata un modo per mettere un punto rispetto a quanto avevamo fatto nella nostra vita, prima di conoscerci. In fondo è stato un modo anche per perdonarci, per dirci che tutto ciò di cui ci pentiamo del nostro passato, in realtà è servito a farci crescere». Prodotto dai Mamakass, Nostralgia è composto di sette tracce compresa la canzone Fiamme negli Occhi con cui i Coma_Cose hanno portato sul palco di Sanremo anche la propria relazione d'amore. «Sul palco siamo una band composta da due musicisti, a casa siamo una coppia. Sanremo ci ha portato la notorietà nel grande pubblico, ma è un progetto che nasce prima, fatto di tanta musica e ricerca sonora. Fiamme negli Occhi racconta il nostro amore e la complicità, è un testo che nasconde anche dei chiaroscuri della relazione, pur edulcorati dal viaggio sonoro. Forse la vera canzone che parla d'amore del disco è La canzone dei Lupi, un manifesto di libertà, la promessa di rimanere integri e coerenti, al di là di quello che succede». 
Nostralgia apre a un nuovo capitolo stilistico e musicale dei Coma_Cose, perché questa scelta?
«Il disco procede su altri mondi lessicali rispetto alle precedenti pubblicazioni. Il precedente Hype Aura apparteneva a una dimensione sonora urban, abbiamo esplorato e dato già tutto quello che potevamo di quella semantica musicale. Nostralgia è la giusta consecuzione, sia sul piano musicale che testuale. È finito anche quel modo di cantare in versi e giochi di parole, prendeva troppo spazio rispetto a tutto il resto del codice musicale dei Coma_Cose. Se nelle canzoni precedenti abbiamo raccontato il nostro incontrarci, in queste c'è il passaggio successivo, quello di una coppia che diventa adulta. Il disco ne è una narrazione, usa il passato per raccontare il presente».
Milano è stata centrale nella estetica, è il luogo dove vi siete incontrati, provenendo da due periferie molto diverse, quella bresciana Fausto, quella pordenonese Francesca. Che rapporto avete con la provincia?
«Ne siamo scappati, eppure per quanto se ne fugga, qualcosa rimane, come un richiamo. È una forma di odio-amore. Anche se appena ci si torna, viene voglia di scappare subito. Rispetto al Friuli e a Pordenone - aggiunge Francesca - mi mancano soprattutto i paesaggi, la natura, che sono i luoghi che frequentavo di più. Mi manca andare un po' in auto percorrere quelle strade di pianura con accanto le montagne. Il Friuli sembra un po' l'America».
Se già i Coma_Cose si erano imposti nella scena indipendente e successivamente pop mainstream, Sanremo ne ha amplificato la risonanza. Il singolo portato al festival ha ricevuto il disco d'oro, raggiungendo 1,7 milioni di ascoltatori (su base mensile) su Spotify: come è cambiato il modo di rapportarsi alla musica?
«In realtà facciamo canzoni in questo modo e stile perché sarebbe impossibile fare altrimenti. Se si fanno le cose perché alimentati da quella benzina, non si ha paura. Il nostro problema è riuscire a non essere antipatici nel rifiutare proposte che ci mettono a disagio».
Tornereste a Sanremo?
«Se c'è la giusta canzone, certo. Il festival di Sanremo è come un vecchio leone che ruggisce ancora nonostante i social».
Siete stati accostati ad Albano e Romina, che effetto vi ha fatto? 
«Ci diverte, magari avessimo la longevità di carriera e il loro successo in Russia, e magari anche una tenuta in Puglia».
 

Ultimo aggiornamento: 16 Aprile, 09:32 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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