L'arnica coltivata in quota vince il premio "Green" della Coldiretti: è l'unico finalista nazionale

Domenica 12 Settembre 2021 di Davide Lisetto
La premiazione alla Coldiretti

PORDENONE - "Armo 1191” è il progetto aziendale, unico finalista nazionale, che ieri ha ricevuto il premio Green che Coldiretti assegna alle aziende agricole più innovative. L’azienda, creata una decina di anni fa, da Francesca e Andrea Muner, ha sede a Roveredo in Piano. Ma le coltivazioni biologiche di arnica montana sono, come suggerisce il nome della società, a quota 1191 metri a Piancavallo.

Oltre centomila piantine che servono a realizzare un prodotto rispettoso della sostenibilità e molto richiesto anche a scopi terapeutici per il trattamento di dolori muscolari o articolari. «È stata una bella scommessa - ha detto Francesca Muner, dopo aver ritirato il premio ieri a Udine -. Tutti dieci anni fa ci dicevano che eravamo un po’ matti a dissodare i terreni in quota a mani nude e con la zappa. Però noi ci abbiamo creduto, oggi c’è tantissima richiesta di arnica montana e possiamo dire di essere soddisfatti della nostra sfida». L’arnica montana è una pianta officinale che le popolazioni dell’arco alpino europeo conoscono da tempo immemorabile per le sue proprietà antidolorifiche e antinfiammatorie. Le prime aiuole di arnica sperimentali risalgono al 2011, ad oggi i tre appezzamenti di terreno aziendale - informa il sito dell’azienda - hanno a dimora circa 100 mila piante su 6.500 mq. Dal 2016 commercializziamo i prodotti con il nostro marchio realizzati solo con la nostra materia prima ultra concentrata. La maggior parte dell’Arnica montana utilizzata nei formulati cosmetici in commercio proviene da raccolta spontanea. Tale pratica, nonostante le limitazioni normative, sta minacciando purtroppo l’estinzione della specie. Usare un prodotto a base di Arnica montana coltivata dall’uomo e non strappata ai prati è dunque, prima di tutto, una scelta di rispetto dell’ambiente naturale. E’ questa la nostra filosofia: qualità della materia prima, qualità e massima efficacia del prodotto finale, tracciabilità di tutti i passaggi, sostenibilità per l’ambiente e per le persone».


IL PREMIO


La trasformazione di 300 varietà di peperoncino, la cooperativa dei sapori che si reinventa durante la pandemia, la coltivazione biologica di vitigni autoctoni in altopiano, la barretta prodotta da una rete di imprese, l’inclusione sociale in azienda, il progetto di tutela dell’arnica montana. Sono i sei progetti che Coldiretti Giovani Impresa Fvg ha premiato nell’edizione 2021 di Oscar Green, la quindicesima edizione del concorso promosso da Coldiretti Giovani Impresa nazionale e patrocinato dal ministero delle Politiche agricole che riconosce l’innovazione, valorizza i progetti dei giovani. A ricevere il premio, nella Loggia del Lionello di Udine – presenti l’assessore regionale alle Risorse agroalimentari Stefano Zannier, il sindaco di Udine Pietro Fontanini, il delegato confederale Coldiretti Fvg Giovanni Benedetti, il direttore regionale Cesare Magalini, il presidente nazionale Giovani Impresa Coldiretti Veronica Barbati, il presidente regionale Giovani Impresa Coldiretti Fvg Anna Turato, la responsabile Donne Impresa Fvg Lorena Russian – oltre a Francesca e Andrea Muner (che hanno vinto l’Oscar per la sostenibilità) anche Filippo Bortolon di B-Orto Peppers (categoria Impresa digitale), Alice Crepaldi-Cooperativa dei sapori e del gusto di Gorizia (Campagna Amica), Deborah Gelisi-Terre dei Fradej di San Quirino (Creatività), Alc di Bon di Aquileia (Fare rete), istituto Il Tagliamento di Spilimbergo (Noi per il sociale).
«Anche quest’anno abbiamo centrato l’obiettivo di fare emergere le buone pratiche in agricoltura – commenta con soddisfazione il direttore regionale della Coldiretti Fvg Cesare Magalini –, riusciti esempi di passione per il lavoro, inventività, capacità imprenditoriali». «Questo concorso – aggiunge la presidente Coldiretti Giovani Impresa Fvg Anna Turato – è una vetrina per tutti i giovani che valorizzano il nostro territorio e una fotografia di come si possa promuovere l’agricoltura sana ed ecosostenibile nel rispetto delle regole e con uno sguardo rivolto al futuro».

Ultimo aggiornamento: 17:39 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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