PORDENONE - «Per ora - spiega Cesare Bertoia, presidente provinciale della Coldiretti - non ci sono soluzioni adeguate dal punto di vista naturale né chimico per debellare questa cimice, molto famelica e che si riproduce con 500 uova al colpo. In sostanza, non c’è un animale antagonista che possa distruggerle, né pesticidi adatti a debellarla su vasta scala. L’unica soluzione, già intrapresa da un agricoltore dei Cordenons, è quella di avvolgere i frutteti in una rete bianca e soffiare l’aria con delle macchine per facilitare l’impollinazione, visto che attraverso le stette maglie non passano neppure le api». Ma il problema non riguarda soltanto i frutteti. «Questi parassiti - spiega infatti Paolo Tonello, dirigente del Servizio fitosanitatrio dell’Ersa - si nutrono di un centinaio di specie diverse: frutta, legumi ma anche piante alle quali l’uomo non è interessato. Rappresentano un grave problema per l’agricoltura e sinora, in Friuli le zone maggiormente interessate sono quelle di Mereto di Tomba e Sedegliano»...
Ultimo aggiornamento: 19 Ottobre, 15:23
© RIPRODUZIONE RISERVATA Hai scelto di non accettare i cookie
La pubblicità personalizzata è un modo per supportare il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirti ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, ci aiuterai a fornire una informazione aggiornata ed autorevole.
In ogni momento puoi modificare le tue scelte tramite il link "preferenze cookie".