Medico "privato" in casa di riposo: a San Vito il primo esperimento nel Friuli Occidentale

Assunto un professionista, l'AsFo garantisce un rimborso

Giovedì 16 Marzo 2023 di Marco Agrusti
Casa di riposo San Vito al Tagliamento

PORDENONE - In Friuli Venezia Giulia c’è solo un altro esempio simile. Ma si tratta de La Quiete, che ha il doppio dei posti letto ed è praticamente un piccolo ospedale a sé stante. In provincia di Pordenone, invece, si tratta di una prima volta. E di un fatto molto importante, dal momento che la svolta permetterà di aprire le porte di una casa di riposo tra le più grandi del territorio ad un’utenza che fino ad oggi rimaneva fuori. La novità arriva da San Vito al Tagliamento, dove per la prima volta la direzione della residenza per anziani ha assunto un medico “in proprio”. 


I DETTAGLI
Il contenuto è dettagliato in due documenti ufficiali dell’Azienda sanitaria del Friuli Occidentale.

L’ospedale, infatti, sosterrà una parte del costo totale, appoggiando di fatto l’iniziativa. L’idea, invece, è firmata direttamente dalla direzione della casa di riposo, rappresentata da Alessandro Santoianni. La casa di riposo di San Vito al Tagliamento avrà un medico indipendente, che risponderà solo e soltanto alla struttura per anziani. «Si tratta di una professionista - spiega lo stesso Santoianni - che si affiancherà all’assistenza garantita dai medici di medicina generale, che però possono essere presenti solamente tre-quattro volte a settimana». Il camice bianco “dedicato”, invece, presterà servizio in modo continuato. 


L’APERTURA
Come detto, in provincia di Pordenone non ci sono esempi del genere, anche a causa della cronica difficoltà nel reperimento del personale per tutte le strutture sanitarie del territorio. E le case di riposo in questo senso non fanno assolutamente eccezione. Il professionista che è riuscita a trovare la casa di riposo di San Vito al Tagliamento ha alle spalle un’esperienza pluriennale nella medicina internistica. Un profilo perfetto per l’utenza anziana. Ma soprattutto la chiave di volta per risolvere uno dei problemi più urgenti tra quelli che attanagliano la sanità locale: la mancanza di posti dedicati al cosiddetto “sollievo”. Sempre più persone, infatti, hanno bisogno di un letto in casa di riposo per periodi brevi. Una, due, al massimo tre settimane. «In molti casi - spiega sempre il direttore sanvitese Alessandro Santoianni - si tratta di anziani che non possono avere a disposizione la sostituta della loro badante che è partita per un periodo di ferie. Grazie al medico interno alla nostra struttura - specifica il responsabile della residenza per anziani - ora potremo iniziare ad aprire le porte proprio a queste persone, che fino a prima non potevano trovare risposte ai loro bisogni». Si tratta, soprattutto in estate, di centinaia di richieste che solitamente rimangono totalmente inevase. La causa? Spesso è proprio da ricercare nell’assistenza medica ad intermittenza che si può ottenere nelle varie case di riposo. Senza un presidio fisso garantito da un professionista, infatti, nessuna struttura riesce a dire di sì a chi chiede un ricovero temporaneo. Ora in provincia di Pordenone questo sarà possibile. 

Ultimo aggiornamento: 08:02 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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