Bimbo morto a soli nove mesi nel passeggino, indagati i nonni: «Atto dovuto»

Domenica 8 Novembre 2020 di Susanna Salvador
Il piccolo Lorenzo Ortolan tra mamma e papà
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BRUGNERA - Una passeggiata approfittando del clima primaverile. Poi Lorenzo, nove mesi, messo a fare la nanna al caldo nel suo passeggino, cullato da tutto l’amore dei nonni materni. Un nipotino accolto come una sorta di regalo dal cielo, una gioia immensa. Un piccolo batuffolo che rallegrava le giornata della famiglia con le sue prime smorfie, le sue prime biascicate parole, i suoi sorrisi che illuminavano la quotidianità di una famiglia come tante, dove la serenità era di casa. Sono bastati pochi minuti e la tragedia ha tolto il fiato a quanti improvvisamente si sono trovati senza Lorenzo e le sue manine, i suoi occhi sorridenti che strappavano una carezza. Lorenzo è morto alle 17.28 di venerdì all’ospedale Santa Maria degli Angeli di Pordenone, dopo disperati tentativi di riportarlo alla vita. È stato trasportato in pronto soccorso dagli operatori del 118 che alle 15.50 erano stati chiamati dalla famiglia Da Ros in via Dal Mas, a Brugnera. Il bimbo che avevano messo a dormire sul passeggino non respirava quasi più. Difficile trovare parole per immaginare il dolore, cupo, che come un fiume in piena in un attimo ha travolto, sconvolgendola, la vita della famiglia. Del nonno Romeo e della nonna Maria Teresa, della mamma Lara e del papà Andrea. Le parole non ci sono.
LA DINAMICA
Saranno le perizie e l’autopsia disposta per mercoledì dal pm Monica Carraturo ad accertare le cause della morte del bimbo.

L’unica certezza è che se n’è andato per sempre a causa di una tragica fatalità e che, come atto dovuto, i nonni sono indagati con l’ipotesi di omicidio colposo. Atto dovuto, va rimarcato, per poter fare le indagini. Dai primi riscontri Lorenzo sarebbe morto soffocato: i nonni, dopo la passeggiata, lo hanno messo a dormire nel passeggino come chissà quante altre volte avevano fatto. Un sonnellino e poi un pomeriggio di giochi e coccole. Ma quando sono andati a vedere se si era svegliato, lo hanno trovato agonizzante. Probabilmente il bimbo si è svegliato, ha cercato di “liberarsi” e di scendere dal passeggino. Ma è rimasto incastrato e la cinghia che separa le gambe e impedisce di scivolare giù, gli si è stretta attorno al collo, soffocandolo. Togliendogli la vita. I nonni, pur stravolti da quello che stava accadendo, hanno immediatamente chiesto aiuto e hanno assistito, angosciati e impotenti, al tentativo di rianimarlo. Poi la corsa in ospedale, l’attesa e la speranza di un miracolo che si è spenta alle 17.28 quando è stata dichiarata la morte del piccolo Lorenzo. Lacrime di dolore e rabbia, occhi sbarrati, abbracci disperati. Chissà quanto lunghi sono stati quei minuti per i genitori e i nonni di Lorenzo, primo e adorato figlio di Andrea e Lara. Che la mamma portava alle partite dell’Orsago, dove il papà gioca come portiere. Lorenzo che era diventato la mascotte della squadra, coccolato da tutti, giocatori e tifosi.

Ultimo aggiornamento: 21:27 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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