Danneggiamenti e minacce, pastore
assolto: era a un compleanno

Giovedì 17 Settembre 2015
Danneggiamenti e minacce, pastore assolto: era a un compleanno
PORDENONE - Una festa di compleanno ha scagionato Sergio Ropele, pastore originario di Borgo Val Sugana, ma da anni residente ad Aviano. Era accusato di aver danneggiato oltre 160 rotoballe tra Polcenigo e Budoia, nonchè di aver minacciato i due contadini che gli avevano negato il passaggio del suo gregge. La vicenda risale al novembre del 2012 e si è conclusa ieri con una sentenza di assoluzione. Secondo il giudice Rodolfo Piccin non ci sono prove che dimostrino la responsabilità di Ropele, assolto per non aver commesso il fatto. Le rotoballe sono state danneggiate, ma non è stato il pastore a sventrarle. La notte in cui l’involucro di plastica che le avvolge è stato strappato, lui aveva accompagnato la sua compagna di vita e lavoro, Caterina De Bona, a una festa di compleanno, dove la donna, diplomata in Conservatorio, doveva suonare.

Al processo sia il festeggiato che il titolare dell’albergo in cui era ospitata la festa hanno testimoniato a favore di Ropele, arrivato in camper con Caterina e ripartito al termine della festa. Come poteva trovarsi nello contemporaneamente a chilometri di distanza, dove le rotoballe venivano danneggiate? E dove qualcuno sui terreni dei contadini apponeva un cartello con l’avvertimento «ti brucio la casa?».

I due contadini avevano denunciato i danneggiamenti e le minacce. «Nessun sospetto», avevano riferito ai carabinieri.
L’unica cosa che li accomunava era il passaggio del gregge: entrambi avevano negato il permesso a Ropele. La Procura si era allora affidata a un perito grafico: la scritta minacciosa, secondo il consulente, poteva essere attribuibile a Ropele. Il perito nominato dall’avvocato Paolo Dell’Agnolo aveva invece posto molti dubbi: le caratteristiche indicate dal perito del pm sono molto comuni, non era stata evidenziata alcuna particolarità nella scrittura, chiunque poteva aver scritto quelle minacce aggravate. Inoltre, uno dei contadini ricordava di aver sentito abbaiare i cani: a quell’ora della notte, però, è stato dimostrato che il pastore di Aviano era alla festa di compleanno.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci