AVIANO - Sanzionato per guida in stato di ebbrezza all'una di notte, arrestato due ore dopo dallo stesso equipaggio dei carabinieri del Norm di Sacile.
Il rogo
L'incendio è stato segnalato verso le tre di notte, quando ad Aviano sono intervenuti i Vigili del fuoco di Pordenone. Il finestrino di una Mazda era stato sfondato e all'interno - secondo quanto riferito dallo stesso Patti - è stato gettato un bengala acceso. Le fiamme si sono alimentate velocemente distruggendo completamente la vettura parcheggiata in strada da una soldatessa americana. Hanno sfiorato anche un palo della Telecom e un albero che è rimasto danneggiato. Sull'origine dolosa del rogo nessun dubbio da parte dei Vigili del fuoco. E la conferma è arrivata mentre ultimavano le operazioni di spegnimento. Il giovane ha infatti contattato la sala operativa dei carabinieri della Compagnia di Sacile e si è autodenunciato. «Sono stato io, mi dispiace», ha detto. Il carabiniere lo ha tenuto al telefono fornendo, in contemporanea, indicato alla pattuglia che stava perlustrando il Sacilese. Dopo qualche minuto, il ragazzo è stato rintracciato.
Le scuse
Patti, che non aveva alcun motivo di ritorsione nei confronti delle vittime, ha chiesto scusa. Lo aveva fatto anche venerdì scorso dopo aver danneggiato l'area di servizio di Zoppola: si era presentato l'indomani mattina, proprio mentre i carabinieri di Fiume Veneto stavano facendo un sopralluogo, e si era autodenunciato assumendosi tutta la responsabilità dei danneggiamenti. I danni provocati sono ingenti. Il gestore del distributore della Esso ha dovuto sostituire dieci manichette e gli automobilisti che si sono trovati con le gomme a terra hanno dovuto cambiare pneumatici. Restano da quantificare anche i danni gli specchietti danneggiati alle auto in sosta in strada ad Aviano. L'auto data alle fiamme è irrecuperabile: è andata completamente distrutta.