Infarto stronca l'architetto Zampese, stava controllando un portone da sistemare

Domenica 20 Settembre 2020 di Emanuele Minca
Infarto stronca l'architetto Zampese, stava controllando un portone da sistemare
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SAN VITO - È morto improvvisamente ieri mattina, mentre stava supervisionando un intervento di recupero nell'ambito della Biblioteca, stroncato da infarto a 70 anni, l'architetto Paolo Zampese, per tanti anni responsabile prima nel settore tecnico/urbanistico del Cises (dal 1976), poi dei servizi tecnici dell'Associazione intercomunale del Sanvitese. In pensione dal 2014, aveva deciso di proseguire l'attività con un proprio studio, in condivisione con la socia e compagna di vita, Fabiola Molinaro. Lascia nel dolore anche un figlio.

MALORE IN VIA DANTE
Proprio con Fabiola, ieri mattina, dal suo Studio tecnico Aurea, si era recato, verso le 11, in via Dante, per esaminare, assieme a un falegname, un portone in legno da sistemare, che dà accesso al cortile della Biblioteca dei ragazzi e della Biblioteca comunale, dove sono in corso alcuni interventi. 

Interventi in corso come quelli tra piazzetta Impastato e via Amalteo, che sono anch'essi ambiti in corso di riqualificazione da parte del Comune di San Vito, che lo stesso architetto stava supervisionando in qualità di direttore dei lavori. Secondo le testimonianze raccolte, Paolo Zampese, poco dopo aver oltrepassato il portone in legno da aggiustare, nell'area della Biblioteca, al piano terra, si è sentito male all'improvviso. «Non riesco più a respirare» avrebbe detto con un filo di voce e poi si è accasciato al suolo. Allertato il 112, numero unico regionale per le emergenze, dal vicino Ospedale è giunta l'ambulanza, mentre i presenti cercavano di prestare i primi soccorsi. Il personale medico sanitario si è prodigato, per oltre 35 minuti, nelle manovre di rianimazione, ma il cuore di Paolo aveva smesso di battere: si è così spento all'età di 70 anni. Incredulità e disperazione tra quanti gli stavano vicino. Sul posto la Radiomobile di Pordenone e i Carabinieri di San Vito. La morte di Paolo segue, di un paio di mesi, quella di suo fratello Antonio, originario di Ramuscello di Sesto al Reghena. 

UNA VITA PER IL LAVORO
Nato a Sesto al Reghena il 9 dicembre 1949, residente a San Vito, laureato in architettura a Venezia nel 1974, Zampese era specializzato nel restauro, nell'urbanistica e nel recupero dei centri storici. Grande professionista e lavoratore, studioso, aveva mille idee e altrettanti entusiasmi. Metteva rigore e passione nel suo lavoro, con una mente sempre curiosa che lo spingeva a non fermarsi mai. Tanti i progetti che portano la sua firma: da piazze a scuole, passando per l'autostazione di San Vito, agli uffici di Ambiente Servizi. Sempre a San Vito si era occupato dei restauri dell'Antico ospedale dei Battuti, della Loggia, del Teatro Arrigoni e delle Antiche carceri, mentre a Codroipo della Piazza Tonda di Villa Manin. In campo urbanistico si è occupato dei Piani regolatori dei comuni di Codroipo, Fiume Veneto e San Vito.

CORDOGLIO DEL SINDACO
Cordoglio è stato espresso dal sindaco di San Vito, Antonio Di Bisceglie: «Ho ricevuto, con sgomento e profondo dolore, la notizia della scomparsa di Paolo. Nell'esprimere tutta la mia vicinanza alla famiglia, anche a nome dell'intera amministrazione, lo voglio ricordare per il valente professionista, serio, rigoroso e brillante che è stato. Univa passione a impegno al servizio della comunità. Una gran persona».
Ultimo aggiornamento: 13:32 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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