PRATA - Una lettera destinata a far parlare, quella inviata dal parroco, don Livio Tonizzo, al Centro solidarietà alimentare di Cesena, al Banco Alimentare di Pasian di Prato, al direttore della Caritas diocesana e ai parroci della Forania di Azzano Decimo. Una lettera sulla solidarietà o, meglio, su un’interpretazione per così dire "distorta" della stessa. E con accuse ben precise, indirizzate a chi pensa, forse, che i poveri non abbiano una loro dignità, per dirla come il parroco. «La presente mia lettera viene inviata per segnalare - aggiunge il parroco - che la distribuzione pur limitata degli alimenti è spesso accompagnata da dolciumi, panettoni, creme, cioccolatini, bibite zuccherate, succhi di frutta, ecc. in procinto di scadere e spesso già deteriorati. Ho chiesto ironicamente ad una persona presente se avesse accettato quelle mele come regalo da parte mia e ovviamente mi ha risposto di no. Quelle mele non sono da dare neanche ai porci».
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