Padova. Il tram all'Agripolis sarà realtà: l'opera costerà 100 milioni di euro

Sabato 16 Dicembre 2023 di Alberto Rodighiero
Tram

PADOVA - Sarà lungo 6 chilometri, unirà Agripolis con il centro città e potrebbe costare 100 milioni di euro. È il prolungamento del Sir3 (la linea tranviaria Stazione-Voltabarozzo) fino al Comune di Legnaro la nuova scommessa della viabilità a servizio della "Grande Padova". Dopo Rubano e Vigonza interessate dal passaggio del Sir2 ora anche Ponte San Nicolò e Legnaro scommettono sul tram.

Ieri mattina infatti a palazzo Moroni è stato presentato il protocollo sottoscritto tra il Comune di Padova, i due comuni della cintura, l'Agenzia veneta per l'innovazione nel settore primario (già Veneto Agricoltura), l'Università, l'Istituto nazionale di fisica nucleare, l'Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie (Izsve) e Aps Holding.

IL DOCUMENTO

Si tratta di un atto formale che sancisce la collaborazione tra gli enti e mira a mettere in campo tutte le azioni possibili per l'allungamento della tratta, come agevolare la progettazione in corso e futura, istituire e partecipare ai tavoli tecnici e alla Conferenza dei servizi istruttoria, collaborare per raggiungere gli obiettivi (tra cui quello di essere pronti con la documentazione per partecipare al prossimo avviso ministeriale per la richiesta di finanziamento dell'opera, previsto per l'inizio del prossimo anno).

L'OPERA

Il prolungamento del Sir3 verso Legnaro è presente nel Piano della mobilità sostenibile, dal momento che dal polo scientifico universitario di Agripolis ogni giorno si spostano circa 6mila persone. Infatti oltre a svariati laboratori e dipartimenti universitari ospita l'Ospedale veterinario, l'Azienda agraria sperimentale, l'Izsve e l'Agenzia veneta per l'innovazione nel settore primario. La progettazione di fattibilità tecnica ed economica è in corso, grazie a un finanziamento ministeriale di circa 750mila euro. A realizzarla è il raggruppamento temporaneo d'impresa composto da E-Farm engineering&consulting srl (mandataria), MM spa, Ingerop Conseil&Ingénierie, Ingerop T3 Slu, Parallab srl, Studio di geologia Federico Pizzin, Studio Novarin sas. Tra l'altro MM spa si è aggiudicata anche la progettazione del Sir2. Ad oggi il prolungamento del Sir3 non è ancora stato finanziato, ma l'obbiettivo è ottenere le risorse necessarie grazie a un bando statale che sarà pubblicato l'anno prossimo. Il costo complessivo dell'opera potrebbe aggirarsi attorno ai 100milioni di euro. Per quel che riguarda il tracciato, nulla è stato ancora deciso. In teoria però la nuova tratta dovrebbe partire dal capolinea di Voltabarozzo, attraversare un tratto di via Piovese, via San Marco a Ponte San Nicolò e arrivare in viale dell'Università davanti ad Agripolis, a 200 metri dal centro di Legnaro.

LE VOCI

«Si tratta di un accordo che è la formalizzazione di un lavoro già in corso da mesi - ha spiegato l'assessore alla Mobilità, Andrea Ragona -. Come dico sempre, un'opera come il sistema Smart si realizza solo a fronte di un grande lavoro di squadra».
«Esprimo la soddisfazione del territorio per questo accordo - ha commentato il sindaco di Ponte San Nicolò, Martino Schiavon -. Via Marconi, che poi diventa via Piovese, è un asse fondamentale di ingresso a Padova, dove passano oltre 30mila auto al giorno dirette in città. Riuscire a ridurle sarebbe un risultato importante».
«È un'opportunità per il nostro territorio che si rifletterà su tutta l'area della Saccisica - ha detto Roberto Maniero, vicesindaco di Legnaro - . È un'ottima cosa che la procedura prosegua».
«Parliamo di un sogno che si sta avverando - ha continuato il professor Paolo Sambo, prorettore alle Politiche per le sedi decentrate dell'Università -. Sono oltre 3.500 gli studenti e oltre 500 i dipendenti che oggi gravitano attorno ad Agripolis e sono numeri destinati ad aumentare».
«Sono centinaia le persone che ogni giorno si muovono per raggiungere le nostre sedi - ha scandito Mauro Pauletto, dell'Agenzia veneta per l'innovazione nel settore primario -. Un grande flusso che non potrà far altro che beneficiare dell'avvento di una linea tranviaria».
«Un sogno che vediamo realizzarsi, che sarà un grande vantaggio per i nostri oltre 500 dipendenti della sede centrale di Legnaro - ha spiegato invece Antonia Ricci, direttrice dell'Istituto zooprofilattico -. L'istituto è un centro di eccellenza nazionale e internazionale, che attrae visitatori da tutto il mondo: il collegamento diretto alla città, e alla stazione, anche per queste persone è essenziale». «I laboratori di Legnaro sono un centro riconosciuto a livello internazionale - ha concluso Giorgio Keppel, vicedirettore dei laboratori di Legnaro dell'Istituto nazionale di fisica nucleare -, all'interno ci sono 150 dipendenti che si muovono anche più volte nel corso della giornata verso Padova, un collegamento diretto ed efficiente con la città è un'esigenza molto sentita». 

Ultimo aggiornamento: 17 Dicembre, 10:27 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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