PADOVA - Nella banca dei Vip, la HSBC Private Bank inglese con sede a Ginevra, ci sono i conti correnti di almeno 60 padovani e di 70 trevigiani presunti Vip.
Parte dei file segreti dell’istituto di credito svizzero era già stata divulgata nel 2010 dalla "gola profonda" Hervè Falciani, ex dipendente della divisione elvetica della banca che ha sottratto l’elenco all’istituto di credito per consegnarlo alle autorità francesi. Una lista dove sono registrati i nomi di 100mila personalità di tutto il mondo, tra cui settemila italiani e appunto tra questi 60 padovani.
Ora la vicenda è improvvisamente riemersa a livello internazionale e in particolare in Francia dove in questi giorni è in visita il re del Marocco Mohammed IV, anche lui nei file segreti divulgati. Dietro a questo nuovo scandalo che ha preso il nome di "Swissleaks" potrebbe esserci, per i settemila italiani fra cui almeno 150 veneti, un’evasione fiscale da milioni e milioni di euro.
LE INDAGINI - Le liste segrete della filiale svizzera della HSBC nel gennaio del 2011 sono finite anche nelle mani della Guardia di Finanza di Padova. I militari hanno così iniziato a indagare sulla posizione fiscale dei sessanta padovani con i conti correnti da milioni di euro nella banca inglese. Il periodo preso in esame sarebbe stato dal novembre del 2006 al marzo del 2007. In questo lasso di tempo nelle casse dell’istituto di credito sarebbero circolati 180 miliardi di euro. Ma le Fiamme Gialle non sono ancora riuscite a dimostrate alcune evasione fiscale ai danni dello Stato. Nè a livello penale e né a livello amministrativo.
IL RISULTATO - A un certo punto le indagini della Finanza sono state interrotte dalla Corte di Cassazione, perchè non è possibile usare per indagare una prova proveniente da un furto come la Lista Falciani: i file segreti con i conti correnti anche dei 60 padovani nella HSBC, erano stati illegalmente presi dall’ex dipendente della banca Hervé Falciani. Morale non c'è alcun reato per lo Stato italiano.
I sessanta facoltosi padovani che hanno aperto i conti correnti alla HSBC sono stati comunque passati al setaccio dalla Finanza: si tratta, in massima parte, di avvocati di grido e di industriali che dovranno "solo" vedersela con il Fisco.
Ultimo aggiornamento: 10:01
Parte dei file segreti dell’istituto di credito svizzero era già stata divulgata nel 2010 dalla "gola profonda" Hervè Falciani, ex dipendente della divisione elvetica della banca che ha sottratto l’elenco all’istituto di credito per consegnarlo alle autorità francesi. Una lista dove sono registrati i nomi di 100mila personalità di tutto il mondo, tra cui settemila italiani e appunto tra questi 60 padovani.
Ora la vicenda è improvvisamente riemersa a livello internazionale e in particolare in Francia dove in questi giorni è in visita il re del Marocco Mohammed IV, anche lui nei file segreti divulgati. Dietro a questo nuovo scandalo che ha preso il nome di "Swissleaks" potrebbe esserci, per i settemila italiani fra cui almeno 150 veneti, un’evasione fiscale da milioni e milioni di euro.
LE INDAGINI - Le liste segrete della filiale svizzera della HSBC nel gennaio del 2011 sono finite anche nelle mani della Guardia di Finanza di Padova. I militari hanno così iniziato a indagare sulla posizione fiscale dei sessanta padovani con i conti correnti da milioni di euro nella banca inglese. Il periodo preso in esame sarebbe stato dal novembre del 2006 al marzo del 2007. In questo lasso di tempo nelle casse dell’istituto di credito sarebbero circolati 180 miliardi di euro. Ma le Fiamme Gialle non sono ancora riuscite a dimostrate alcune evasione fiscale ai danni dello Stato. Nè a livello penale e né a livello amministrativo.
IL RISULTATO - A un certo punto le indagini della Finanza sono state interrotte dalla Corte di Cassazione, perchè non è possibile usare per indagare una prova proveniente da un furto come la Lista Falciani: i file segreti con i conti correnti anche dei 60 padovani nella HSBC, erano stati illegalmente presi dall’ex dipendente della banca Hervé Falciani. Morale non c'è alcun reato per lo Stato italiano.
I sessanta facoltosi padovani che hanno aperto i conti correnti alla HSBC sono stati comunque passati al setaccio dalla Finanza: si tratta, in massima parte, di avvocati di grido e di industriali che dovranno "solo" vedersela con il Fisco.
