Salone, in gara 22 concessioni: “protette” le botteghe storiche

Martedì 15 Marzo 2022 di Mauro Giacon
I negozi sotto il Salone

PADOVA - Vanno in gara 22 delle 50 concessioni di banchi e negozi Sotto il Salone. Chi vorrà tentare l’ingresso dovrà presentare la documentazione in Comune entro l’8 aprile. Altre 28 concessioni invece sono state confermate direttamente in quanto considerate negozi storici, ovvero con più di 40 anni.
Il Comune ha inteso così obbedire alle normative europee sulla libera concorrenza cercando però di tutelare sia chi è dentro da tanto tempo sia chi, arrivato da pochi anni, ha investito in nuove realtà, al punto che questi ultimi partiranno da un punteggio più alto.


BRESSA
«In verità tutti avrebbero dovuto andare a gara ma abbiamo approfittato di una sentenza del tribunale di Milano che ha messo nero su bianco la tutela dell’identità storica e culturale come principio di esclusione dai bandi. Crediamo così di aver trovato, insieme all’assessore al Patrimonio, Micalizzi, un buon equilibrio fra la legittima aspirazione di chi ha investito e i diritti di libera concorrenza garantiti dalle norme europee e nazionali.

Chi vorrà cimentarsi poi dovrà presentare un piano di collegamento alle attività turistiche. Infine vorrei rassicurare coloro che sono entrati in questi anni portando qualità che hanno le carte in regola per ben figurare». 


I BENEFICIARI
La prima fase dunque ha individuato i concessionari che beneficeranno dell’affidamento diretto, in quanto in possesso dei requisiti indicati nell’avviso pubblico. Sono 28 che hanno 20 negozi e 34 banchi. Fra questi notiamo l’Alì (perchè ha rilevato un vecchio spaccio) con i suoi 8 banchi e un negozio. E poi negozi storici come la macelleria Borsetto e quella del presidente del Consorzio, Paolo Martin. E ancora le macellerie Borsetto e Zulian, lo Spaccio del vero Parmigiano, la macelleria equina “da Nicola”, il bar dae Tose, l’alimentari di Giacomin, la polleria da Mattia, la macelleria Francesco Canton.
Fra i 22 concessionari che invece dovranno rispondere al bando con 18 negozi e 14 banchi, figurano alcuni ingressi degli ultimi anni come la Casa Barozzi, Tartare, Passione Pizza, Diemme Caffè, Pastasuta, il negozio di giocattoli il Salone dei balocchi, l’ex mami gelati, il negozio per cani e gatti. Nel sito Padovanet sono pubblicati anche i canoni. A parte l’Alì che paga 32mila euro di canone annuo, gli altri oscillano dai 2 ai 18 mila euro, dipende dalla grandezza. Particolare interessante, ci sono tre spazi vuoti, un banco e due negozi che potrebbero fare gola.
Al termine della seconda fase, individuati tutti gli assegnatari dei banchi-negozi, si procederà alla stipula di tutte le concessioni che, pertanto, avranno la stessa data di inizio e la stessa scadenza. La durata della concessione sarà di nove anni, rinnovabile per un massimo di tre anni, purché il concessionario sia in regola con il pagamento del canone e con gli altri obblighi contrattuali; è espressamente escluso il tacito rinnovo. L’avviso completo, gli allegati, i moduli e le planimetrie sono scaricabili dalla sezione “Documenti” nella pagina dedicata su padovanet.
Per quel che riguarda i criteri di valutazione, all’offerta economica vengono assegnati solamente 10 punti su 100. Gli altri, invece, sono legati alla qualità della proposta, come per esempio alla tipicità dei prodotti venduti o al radicamento sul territorio.
 

Ultimo aggiornamento: 17:13 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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