Segregata in casa per dieci anni e picchiata dal marito violento: poi la proposta choc prima della denuncia

L'uomo, un 38enne, è indagato per maltrattamenti in famiglia e il Gip ha disposto il divieto di avvicinamento alla vittima

Martedì 17 Ottobre 2023 di Marco Aldighieri
Segregata in casa

CITTADELLESE - Una donna di origine marocchine, residente nel cittadellese, è stata segregata in casa dal marito per dieci lunghi anni. Isolata dal mondo e arrivata in Italia nel 2010, non spiccica una parola della nostra lingua. Lui, un connazionale di 38 anni, è stato iscritto nel registro degli indagati per il reato di maltrattamenti in famiglia. Il pubblico ministero Sergio Dini, titolare delle indagini, ha chiesto e ottenuto dal Gip la misura restrittiva del divieto di avvicinamento alla vittima e dell'allontanamento dalla casa di famiglia.

Segregata in casa

La donna, insieme al marito, è arrivata in Italia tredici anni fa. I due si sono stabiliti in un comune a una ventina di chilometri da Cittadella. E da allora lui l'ha costretta a una vita di clausura. Non le dava nemmeno i soldi per acquistare i generi di prima necessità. Di fatto stava reclusa tra le mura domestiche. La situazione è degenerata quando, a luglio di quest'anno, l'uomo è tornato a casa con la sua amante italiana.

Non solo, ha invitato la sua nuova compagna a dividere lo stesso tetto insieme alla moglie.

La pretesa e la violenza

La donna, ormai senza via d'uscita, ha iniziato a protestare contro il marito e a chiedere alla sua amante di andarsene. Fino ad arrivare al 30 di luglio quando lui l'ha minacciata di morte e l'ha pestata con una serie di pugni sulla testa e sul volto. Le ha anche fracassato il telefono cellulare per impedirle di chiamare il 112. Alla fine la giovane marocchina è stata costretta a ricevere le cure dei medici del pronto soccorso. Ma i maltrattamenti in famiglia sono proseguiti. Il 38enne, carico di rabbia e di violenza, ha proseguito a offenderla e soprattutto a tenerla segregata in casa. Due mesi più tardi, il primo di ottobre, la donna è stata di nuovo picchiata. Ancora pugni sulla testa e in faccia. E come a luglio è stata ricoverata al pronto soccorso a causa dei colpi subiti.

La denuncia

La donna, alla fine, ha trovato il coraggio di segnalare il marito ai carabinieri. Aiutata da un interprete, ha raccontato agli inquirenti quanto ha dovuto subire da quando è arrivata in Italia. In particolare ha consegnato ai militari i referti dell'ospedale dei giorni 30 luglio e primo di ottobre quando è stata brutalmente pestata. A testimoniare in suo favore è arrivato il fratello del marito, intervenuto in entrambi gli episodi di violenza per evitare il peggio. 

Ultimo aggiornamento: 18 Ottobre, 08:53 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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