Padova. I saldi partono giovedì, i commercianti: «Siamo ottimisti, si stima una spesa di 140 euro a testa»

Se l'anno scorso il volume d'affari è stato di 46 milioni di euro, quest'anno ci si attende che arrivi a 50 milioni

Martedì 3 Gennaio 2023 di Marco Miazzo
Ottimismo in vista dei saldi (foto d'archivio)

PADOVA - Cominceranno giovedì i saldi invernali e le previsioni di Ascom sono positive: si stima che quest'anno i padovani spenderanno in media 140 euro a testa, mentre saranno due su tre delle 400 mila famiglie padovane a fare acquisti.

I padovani si lasciano alle spalle le restrizioni pandemiche e la paura del contagio, che l'anno scorso hanno pesato sui saldi, e tornano in strada per fare acquisti come attestato dai buoni introiti mossi per le feste.

Previsioni ottimiste

Anche per i saldi Ascom prevede un discreto aumento rispetto al 2022: «Al raggiungimento del 5% in più rispetto ai saldi invernali dell'anno scorso ci riterremo soddisfatti, al 7% molto soddisfatti, se poi dovessimo raggiungere la doppia cifra vorrebbe dire che il 2023 parte decisamente bene - afferma il presidente di Federmoda Confcommercio regionale e Federmoda Ascom Padova, Riccardo Capitanio- Di sicuro questi saranno saldi più utili alla liquidità piuttosto che ai guadagni, però vogliamo anche credere che siano una riprova della rinnovata fiducia che i consumatori ripongono con sempre maggiore frequenza nei nostri negozi orientati verso future strategie legate alla sostenibilità e all'innovazione».

Il volume d'affari

Ai saldi dell'anno scorso la spesa media pro-capite era stata di 130 euro, per un volume d'affari complessivo di circa 46 milioni di euro, mentre quest'anno anche alla luce del buon risultato del Natale e del Capodanno la stima attesa è di 50 milioni. «C'è poi un altro aspetto - aggiunge il presidente dell'Ascom Confcommercio di Padova e di Confcommercio Veneto, Patrizio Bertin - che ritengo sia utile sottolineare ed è il ritorno agli esercizi di prossimità. Per Natale, con successo, abbiamo riproposto la nostra campagna volta a comprare sotto casa. È un invito che ribadiamo anche in occasione dei saldi dal momento che i consumatori, nei nostri negozi, troveranno fiducia, cordialità, servizio, prova e consegna istantanea. E, ovviamente, in un periodo come questo di inflazione a doppia cifra, soprattutto prezzo». In materia saldi i negozi fisici la fanno ancora da padrone rispetto agli acquisti online. Se durante la pandemia ci si aspettava che l'e-commerce avrebbe soppiantato il commercio fisico, in questi mesi si assiste più che altro ad un connubio tra online e negozi. Sempre più spesso il cliente utilizza internet per conoscere il capo da acquistare ma preferisce poi andare in negozio, soprattutto durante i saldi quando il prezzo è immediatamente verificabile sul cartellino.

I diritti

Le associazioni di categoria hanno inoltre elaborato delle linee guida per garantire la trasparenza negli acquisti: si può cambiare il capo dopo che lo si è acquistato generalmente a discrezione del negoziante, fermo restando l'obbligatorietà in caso che il prodotto sia danneggiato o non conforme. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto. Non c'è obbligo per quanto riguarda la prova dei capi, mentre per i pagamenti con carta di credito si raccomanda di andare incontro al cliente, e visto che sempre più clienti vogliono pagare con la carta, questo tipo di pagamenti va favorito. Riguardo ai prodotti in vendita i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale, ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. Infine, il negoziante ha l'obbligo di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale. 

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