Da Gallio al Vaticano, il presepe della Diocesi arriva al Papa

Mercoledì 10 Novembre 2021 di Nicola Benvenuti
I ragazzi durante l'allestimento della capanna

PADOVA - Da Gallio al Vaticano. È il “percorso” che ha già iniziato a compiere il presepe ideato a Natale 2020 dal Gruppo giovani della parrocchia di San Bartolomeo di Gallio, sull’Altopiano dei Sette Comuni che fa parte della Diocesi di Padova.
Allestito a grandezza naturale in una cornice scenica ispirata a un tipico rustico adibito a ricovero animali, ha suscitato particolare apprezzamento tra i parrocchiani e i molti turisti presenti per il periodo natalizio. I giovani hanno così pensato di proporsi, scrivendo al Governatorato della Città del Vaticano, per allestire il presepe, su progetto dell’ingegner Michele Paganin, nell’aula Paolo VI.

LA NOTIZIA

Ai primi di agosto è giunta la conferma: “È stata una grande emozione per tutti i giovani del gruppo –commenta il parroco, il padovano don Federico Zago–.

Presi i primi contatti con il Governatorato, il 7 settembre siamo scesi a Roma per un primo sopralluogo. Ora ci siamo messi al lavoro per cominciare ad allestire l’opera nei locali della parrocchia; sarà poi smontata e portata ai primi di dicembre in Vaticano». «L’idea di proporci per allestire il presepe –commentano i giovani– è nata dopo aver vissuto, come gruppo parrocchiale, due importanti esperienze di “periferia”: il servizio per una settimana alla mensa della Caritas di Roma Giovanni Paolo II a Colle Oppio nell’estate 2018 e una settimana di condivisione con persone con disabilità accolte all’Opera della Provvidenza Sant’Antonio a Sarmeola di Rubano nell’estate 2019, realtà che rappresenta il cuore pulsante della carità della nostra Diocesi. In entrambe le esperienze pensavamo di metterci noi a servizio degli altri, invece ci siamo accorti di essere stati noi oggetto dell’amore delle persone incontrate, che pure vivono situazioni di fragilità».

LA SCELTA

Per questo i giovani hanno voluto costruire la capanna, grazie alla segheria Omizzolo di Foza, utilizzando il legno raccolto dopo la tempesta Vaia. I ragazzi di Gallio desiderano che ognuno, accostandosi alla loro rappresentazione della natività, nella sua semplicità, «possa ritrovare in quel rustico la sua casa e credere che ogni casa è luogo di salvezza».
Molti gli aiuti ricevuti dai giovani, tra i quali tre contributi padovani, quello dell’Anaci, associazione di categoria degli amministratori condominiali, di A.F. Energia e del negozio Presbiterio di Padova, nel ricordo del proprietario Lorenzo Stefanelli mancato solo pochi mesi fa. «Ora –concludono– non ci resta che attendere la mattina del 10 dicembre quando consegneremo ufficialmente il presepe, insieme al nostro vescovo Claudio Cipolla, a Papa Francesco in aula Paolo VI».

Ultimo aggiornamento: 10:14 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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