«Piove dentro agli autobus, sono troppo vecchi»: oltre agli studenti se ne accorge anche il vicepresidente Gottardo

Vincenzo Gottardo: «L’acqua entrava dai finestrini laterali e dai pali che sono posizionati nel mezzo su cui ci si può attaccare per non cadere se si resta in piedi»

Giovedì 24 Novembre 2022 di Alberto Rodighiero
Vincenzo Gottardo lancia l'allarme: piove dentro gli autobus

PADOVAGli autobus sono troppo vecchi e piove dentro. A denunciarlo non è qualche studente o un comitato dei pendolari, ma il vicepresidente della Provincia con delega al Trasporto pubblico – Vincenzo Gottardo. «Sì, purtroppo la situazione è questa – ha scandito l’esponente centrista – martedì scorso, in concomitanza con il forte maltempo che si è abbattuto anche sul nostro territorio, ho ricevuto più di qualche segnalazione molto preoccupante».

Piove dentro i bus

«Su una, in particolare, non si può tacere – ha aggiunto – Mi è stato raccontato, infatti, che all’interno di un vecchio bus utilizzato per il servizio extraurbano pioveva dentro. L’acqua entrava dai finestrini laterali e dai pali che sono posizionati nel mezzo su cui ci si può attaccare per non cadere se si resta in piedi».
«Scene di questo tipo non sono tollerabili nel 2022 – ha detto ancora il numero due di palazzo Santo Stefano È vero, con Busitalia è stata raggiunta lo scorso aprile un’intesa grazie alla quale l’azienda si impegna a rinnovare il suo parco mezzi entro fine anno. Detto questo, però, dei controlli nei bus in servizio vanno fatti anche adesso. Non si possono esporre gli utenti a questi disservizi. Anche perché a oggi per garantire le corse vengono utilizzati mezzi che hanno anche vent’anni». I numeri, d’altro canto, danno ragione a Gottardo.

La situazione

Attualmente Busitalia ha a disposizione 529 autobus che coprono l’urbano e l’extraurbano. Di questi, 217 hanno più di 15 anni. Tra i mezzi più obsoleti otto sono stati immatricolati nel 2001 e quindi hanno 21 anni di vita. Altri 36 sono in strada dal lontano 2002. Insomma, 44 bus (quasi uno su 10) sono da più di 20 anni in strada e, di conseguenza, non stupisce che qualcuno, con una piaggia più intensa del normale, possa avere delle infiltrazioni. «Naturalmente la mia non vuole essere una polemica sterile – ha detto GottardoSono a disposizione per collaborare con Busitalia per cercare di risolvere questo e altri problemi». Da mesi Gottardo è in prima linea per cercare di risolvere i problemi del trasporto pubblico. In particolare quelli legati alla mancanza di personale. «Anche l’Academy, lanciata in pompa magna a settembre, su duemila iscritti oggi conta solo 17 potenziali candidati per fruire dei corsi di formazione professionale che garantiscono la patente gratuita a chi intende diventare conducente. A fronte di uno stipendio considerato troppo modesto, pochi vogliono infatti questa mansione».
«Il vero problema che l’azienda deve tassativamente affrontare è incrementare il livello economico di entrata del personale autista, mettendo mano agli istituti economici del contratto integrativo di Busitalia a rialzo. Fintantoché il concessionario non interverrà sulla contrattazione collettiva decentrata, continueremo ad assistere a bandi che andranno deserti e a personale, già in forza, che valuta altre soluzioni lavorative configurando tutto ciò come un danno al territorio e all’utenza – ha scandito l’esponente centrista la settimana scorsa Busitalia e Ferrovie dello Stato non possono pensare che il contratto integrativo possa essere unico a livello nazionale per tutte le realtà presenti: il Veneto non è l’Umbria e nemmeno la Campania; il costo della vita è differente da regione a regione e, pertanto, il concessionario deve tenere in considerazione le singole peculiarità territoriali».

Ultimo aggiornamento: 25 Novembre, 09:38 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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